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Cronaca

JESI DOMANI GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI

JESI, 20 novembre 2017 – Domani, 21 novembre, l’Italia festeggia la “Giornata nazionale degli alberi”, così come disposto da una legge del 2003; un po’ ovunque l’appuntamento serve a porre attenzione su di un problema che, specialmente nella scorsa estate, è stato oggetto di approfondimenti legati al proliferare degli incendi.

Non solo, la giornata serve anche a fare un bilancio sulla situazione delle verde nelle nostre zone. Stando ad una analisi di Coldiretti la nostra regione si piazza al terzo posto, in Italia, nel rapporto tra piante e superficie del territorio dove ben 311mila ettari su 937 mila complessivi sono ricoperti da boschi e foreste. Mezzo secolo fa i boschi ricoprivano solo 160mila ettari. Questi dati, resi noti da Coldiretti, sono stati diffusi dal Corpo Forestale dello Stato sulla base del terzo inventario nazionale. Sempre da questi dati si può calcolare che ad ogni marchigiano corrispondono 350 alberi, ma il dato si differenzia da provincia a provincia; quella più “verde” è la provincia di Pesaro Urbino, seguita da Macerata, Ascoli Piceno e Fermo e Ancona.

E’ risaputo che maggiore è la presenza di verde sui nostri territori, migliori sono le condizioni di vita per coloro che ci abitano e non è escluso che questo possa portare anche benessere. Secondo Coldiretti “le nostre aree forestali, se valorizzate attivamente con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare uno strumento di investimento nella crescita dell’indotto produttivo ad esso collegato, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna”. Un altro aspetto legato al verde ed alla sua espansione si collega direttamente con il problema del dissesto idrogeologico che in certe parti rappresenta una vera e propria calamità.

Il comunicato di Coldiretti Marche si conclude con una affermazione: “I boschi – si legge – sono un patrimonio di biodiversità poiché ogni ettaro di macchia mediterranea è popolato in media da 400 animali, tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali. Senza dimenticare che ricoprono un ruolo centrale come assorbitori e contenitori di anidride carbonica, che è il principale gas ad effetto serra, e sono fondamentali nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici in corso”.

(s. b.)

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