Cronaca
JESI E DOPO L’AGGRESSIONE A SANDRO PARADISI LA POLITICA CHIEDE PIÙ CONTROLLI IN CITTÀ
18 Settembre 2015
JESI, 18 settembre 2015 – Il grave episodio che ha coinvolto l’industriale jesino Sandro Paradisi e la sua famiglia ha spinto Massimiliano Lucaboni a lanciare l’ennesimo grido d’allarme nei confronti dell’Amministrazione locale. Una notte da incubo, quella tra mercoledì e giovedì scorsi per l’imprenditore che si è trovato in casa tre ladri. Paradisi non si è fatto prendere dalla paura e li ha affrontati per difendere la sua famiglia ma è stato picchiato in maniera devastante. E mentre uno dei tre delinquenti scaricava pugni a raffica al volto dell’imprenditore, gli altri rovistavano in casa per rubare tutto ciò che era prezioso.
Un fatto drammatico che fa scrivere all’esponente di Forza Italia: “Ancora violenza nella nostra città, furti, due a distanza di due giorni, l’aggressione in villa all’imprenditore Paradisi, ancora poca vigilanza e soprattutto poca voglia di aumentare la stessa nella nostra città. Torno a dire per l’ennesima volta – prosegue Lucaboni – che l’amministrazione deve investire molte più risorse nella sicurezza cittadina. Parlare subito di turni di notte per la polizia urbana, cambiare un regolamento è possibile, altrimenti rimane nei cittadini quel senso di insicurezza e abbandono che invece va combattuto in tutti i modi. Investire denaro per la sicurezza – continua ancora la nota dell’esponente Azzurro – oggi significa avere il polso di una situazione che troppo spesso dalle notizie che si leggono e dall’atteggiamento che si percepisce della nostra amministrazione sembrano cosa lontanissima di cui volersi occupare”.
La necessità di maggiori controlli anche da parte della Polizia Locale chiesta da Lucaboni è sentita da molta parte della popolazione, abituata a vedere i Vigili urbani soltanto nelle zone del centro ed in particolari momenti sociali, ricreativi e culturali; un controllo costante e prolungato nell’arco della giornata potrebbe costituire un deterrente per i male intenzionati. Nel frattempo proseguono le indagini da parte dei carabinieri per individuare gli autori dell’aggressione a casa di Sandro Paradisi.
(Sedulio Brazzini)