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Cronaca

Jesi Fondazione Cittadella della Salute, il progetto del Lions Club – Video

Presentato ufficialmente alla presenza del direttore generale dell’Ast Ancona, Giovanni Stroppa, e dei Sindaci della Vallesina

Jesi – Il progetto denominato Fondazione Cittadella della Salute, creato, promosso e voluto dal Lions Club di Jesi, è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi – con la consegna della bozza dello Statuto – nella città federiciana, di fronte a una platea vasta e interessata, alla presenza di alcuni Sindaci della Vallesina, del direttore generale dell’Ast, Giovanni Stroppa e dei soci del Club.

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Presenti in particolare i Sindaci di Jesi, Castelplanio, Morro d’Alba, Monsano, San Marcello, Monte San Vito. In questo suo service a favore della comunità, il Lions Club di Jesi ha prodotto, grazie al contributo delle proprie professionalità interne, una ipotesi di statuto che renderebbe la nascente Fondazione iscrivibile al Runts (Registro unico nazionale Terzo Settore) e quindi definibile immediatamente come Ets (Ente del Terzo Settore).

Nello Statuto presentato viene specificato che la Fondazione «non ha scopo di lucro, è aconfessionale ed apolitica ed è volta all’esclusivo perseguimento di finalità sanitarie e di solidarietà sociale».

Negli intenti dei promotori la Fondazione sviluppa le proprie attività collaborando e coordinandosi con il Comune di Jesi e i Comuni limitrofi, l’Azienda sanitaria territoriale, le associazioni che si occupano di salute, con l’obiettivo di favorire la creazione di un’unica struttura sanitariamediante, una integrazione funzionale dei limitrofi attuali nosocomi “Carlo Urbani” e “Augusto Murri” di Jesi, nonché con la erigenda Casa della Comunità, che possa favorire l’erogazione di tutte le prestazioni sanitarie, ospedaliere e residenziali territoriali secondo logiche di unità di sede e di “filiera assistenziale”.

Ma gli scopi della Fondazione, nello Statuto ne sono indicati ben 14, non finiscono qui, estendendosi anche allo svolgimento di altre attività di interesse generale, di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore, avvalendosi anche dell’attività di volontariato dei propri soci.

Ad esempio, acquisire ove opportuno determinate dotazioni strumentali, favorire la domiciliarizzazione di alcuni tipi di terapie, favorire l’umanizzazione dei servizi e la fruizione delle risorse strutturali presenti, promuovere attività di formazione e aggiornamento del personale sia direttamente sia in collaborazione con altri enti.

Il Governatore Distrettuale Lions dottor Marco Candela ha più volte sottolineato il termine condivisione, confermando che «il panorama attuale della Sanità si trova di fronte a una sempre maggiore domanda di salute che proviene da una sempre maggiore popolazione di riferimento per l’ospedale di Jesi. Domanda che accentua la richiesta di iniziative concrete che mirino a esercitare un ruolo di valorizzazione e difesa delle proprie strutture sanitarie nei prossimi anni, attraverso un corretto rapporto con le Istituzioni, dalle comunali alle regionali».

La presidente del Lions Club di Jesi, Nadia Serafini, è convinta della «necessità di questa Fondazione, perché è indispensabile cercare di migliorare la situazione della nostra salute che è fondamentale per la nostra vita e ce ne siamo resi conto proprio durante l’epidemia di Covid. Ci rendiamo conto che non è una cosa facile ma se non ci proviamo mai, non sapremo la reale portata e l’interesse dei vari enti, di privati e istituzioni verso questo importante aspetto sociale. Noi Lions abbiamo tra i nostri scopi quello della tutela della salute come diritto fondamentale dell’uomo, come recita anche la Carta costituzionale».

Iniziativa apprezzata anche da Giovanni Stroppa, direttore generale dell’Ast, che ha ribadito «l’importanza del Murri e della Cittadella della Salute, per dare fondamentali risposte al territorio. Ritengo che tutti capiscano come le sinergie possano portare soltanto vantaggi nei confronti della comunità».

(foto in primo piano, Giovanni Stroppa, Marco Candela, Nadia Serafini)

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