Cronaca
JESI GIARDINI IMBRATTATI DURANTE LA FESTA STUDENTESCA DEI “100 GIORNI”, TANTO (ALLA FINE) PULISCE IL COMUNE
16 Marzo 2016
JESI, 16 marzo 2016 – Il Comune ha provveduto nel tardo pomeriggio di oggi (16 marzo), e anche velocemente, a ripulire il tratto dei giardini pubblici, quello antistante il monumento ai caduti, che era stato sporcato in mattinata durante la festa dei “100 giorni” delle ultime classi degli istituti superiori cittadini.
La situazione, come in altro articolo avevamo documentato, si presentava in modo degradante, con lattine, bottiglie e bottigliette di vetro o plastica, cartacce, gettati alla rinfusa in tutta l’area. E non era stato risparmiato neppure il perimetro del monumento stesso.
Tutto rientrato nella normalità – residui della festa erano ancora presenti nel parcheggio del cortile dell’Appannaggio – anche se, come lo stesso assessore allo sport, Ugo Coltorti, ha avuto modo di commentare sulla sua pagina fb «mi dispiace per chi il prossimo anno vorrà festeggiare i 100 giorni agli esami… ma credo che sulla maleducazione e sull’inciviltà che emergono ogni anno da un po’ di tempo a questa parte, inevitabilmente in questa occasione bisognerà fare una lunga e seria riflessione».
Non è la prima volta che succede, è bene dirlo, ma proprio per questo occorre che per il futuro la scuola e le istituzioni cittadine si facciano carico del problema. Perché non è più possibile che una situazione del genere si possa ripetere. Fatto salvo il diritto per tutti gli studenti di festeggiare la ricorrenza. Ma con dei paletti ben precisi.
La giornata odierna si era aperta al suono ripetuto e continuo di fischietti, clackson, trombe e trombette, palloncini colorati a decorare le auto, scorribande festose e tutto il resto. Una kermesse alla quale tutti hanno partecipato in allegria. Forse, per alcuni, anche troppa.
Ci piace pensare che l’anno prossimo l’allegria rimanga e tutto quello che va a formare l’immondizia vada riposto là dove è bene che stia. Sicuramente non in terra e in luoghi di pubblica fruibilità.