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Cronaca

JESI L’ODISSEA DI VIA GARIBALDI, ADESSO C’E’ CHI SI MUOVE PER CHIEDERE I DANNI

Tra i residenti e commercianti c'è chi si sta muovendo per chiedere i danni

Tra i residenti e commercianti c’è chi si sta muovendo per chiedere i danni

JESI, 1 ottobre 2015 – «In dodici mesi il raddoppio del canale di Suez, in dodici mesi speriamo che sia pronto il raddoppio di questo tratto di strada». Non ci vuol molto a capire di cosa stiamo parlando… Indovinato, degli ormai famigerati lavori stradali in via Garibaldi, nel tratto compreso tra via san Giuseppe, via Setificio  e viale della Vittoria. Nel suo piccolo, la storia infinita. D’altronde, lo stesso assessore competente, Mario Bucci, in sede di Consiglio comunale, martedì scorso, seraficamente aveva ammesso che «quando inizi certe opere di rifacimento sai quando cominci ma non sai mai quando finisci». Capito?

Ancora cartelli di protesta lungo via Garibaldi

Ancora cartelli di protesta lungo via Garibaldi

E  residenti e commercianti – qualcuno si sta muovendo per chiedere i danni – di quel tratto di via disastrata ne sanno bene qualcosa, ormai, avendoci convissuto per tutta l’estate ed ancora adesso convivendoci sembra almeno sino alla fine di ottobre.

«Non posso che esprimere soddisfazione in merito al fatto che si intervenga per sistemare un’area che ha tanti problemi – afferma il consigliere comunale 5 stelle, Massimo Gianangeli – ma è mancato il giusto criterio nella programmazione dell’opera. Ecco perché cerchiamo di capire se ci sono delle responsabilità. I cantieri sono regolamentati dal codice degli appalti e la legge prevede che sia chiara anche la tempistica di quando si finisce».

Per gli abitanti si tratta di una "storia infinita"

Per gli abitanti si tratta di una “storia infinita”

Ecco, il punto è questo. Si finisce bene se si comincia bene. Ma come è cominciata? Gianangeli non ha dubbi sul fatto che «si poteva agire meglio con una pianificazione certa per sapere bene che tipo di interventi si sarebbero dovuti affrontare».

E il carteggio intercorso tra Comune ed i vari soggetti interessati alla questione, Italgas e Multiservizi (per le tubazioni di acqua potabile e reflua), in questo caso, pur nel rispetto delle pubbliche funzioni e del lavoro altrui, qualche dubbio lo lascia sul fatto che qualcosa non abbia funzionato in fase di programmazione, se vera programmazione c’è stata.

Ma lasciamo parlare i fatti che lo stesso Gianangeli va illustrando, carteggio alla mano. L’11 marzo scorso il servizio infrastrutture e mobilità del Comune avverte Telecom, Enel, Italgas e Multiservizi, tramite lettera, che «entro il prossimo mese di aprile avranno inizio i lavori di ripristino delle infrastrutture stradali urbane», delle quali si fa l’elenco e vi è compresa anche via Garibaldi, invitandoli ad eseguire eventuali interventi in programma prima che partano i lavori comunali.

Solo dal 5 ottobre si inizierà il rifacimento dei marciapiedi

Solo dal 5 ottobre si inizierà il rifacimento dei marciapiedi

Italgas, da Macerata, due giorni dopo, risponde che «la nostra società non ha attualmente in calendario lavori programmati». Il cantiere parte e si  arriva così al primo luglio, quando lo stesso servizio del Comune fa sapere ancora ad Italgas che in via Garibaldi, nel tratto compreso tra via San Giuseppe e via Setificio, «è stato constatato che la tubazione del gas… a ridosso dei fabbricati sul lato sinistro del senso di marcia, versa in precario stato di conservazione». Aggiungendo, inoltre, che durante i rilievi effettuati da Multiservizi sulle tubazioni fognarie è stata rilevata, all’interno delle condotte stesse, presenza di gas. Ergo, che Italgas intervenga e lo faccia subito perché «il fatto potrebbe costituire potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità».

Chiamata direttamente in causa, Italgas risponde (il 9 luglio) di aver provveduto ad effettuare tutta una serie di verifiche ma con esito negativo in merito alla dispersione del gas. Piuttosto, fa rilevare,  di «aver riscontrato, in prossimità di alcuni scavi eseguiti da una vostra impresa di manutenzione, evidenti segni di recenti scalfitture sul rivestimento delle nostre tubazioni esposte, che prontamente abbiamo provveduto a risolvere». E al Comune, immemore forse, viene ricordato come ci sia una norma di sicurezza che fornisce le prescrizioni operative e le azioni preventive da adottare per evitare danneggiamenti alle tubazioni del gas. Occorre, perciò, consultare prima le mappe cartografiche specifiche del posto. E’ stato fatto?

A scanso di equivoci, comunque, Italgas esprime «formale diffida per la prosecuzione dei lavori appaltati in via Garibaldi» se prima non si consultano le planimetrie delle tubazioni interferenti coi lavori stessi. Quindi, non era stato fatto.

Jpeg

Il tratto di via Garibaldi chiuso per i lavori

Messo alle strette, il Comune (Mazzalupi) non può far altro che indire un incontro tecnico, per il 20 luglio, con Italgas (Mazzuferi) e Multiservizi (Bartolini), avente per oggetto la sostituzione delle tubazioni incriminate. Cosa ne viene fuori? Sostanzialmente questo cronoprogramma: i lavori di competenza di Multiservizi dovrebbero terminare entro la prima settimana di agosto;  quelli di competenza del Comune avranno una durata presunta di 3 settimane, condizioni meteo permettendo, considerato che «la strada dovrà essere liberata dal cantiere entro il 22 settembre, in concomitanza con le Fiere di San Settimio»; a Italgas è concessa la seconda metà di agosto con termine inderogabile entro il 4 settembre.

Passa poco più di una settimana e il 29 luglio Multiservizi fa sapere che «i lavori stanno procedendo con regolarità e, salvo imprevisti, la sostituzione della condotta idrica potabile, comprese le derivazioni, sarà completata il 7 agosto», quindi che ci sarà una sospensione per ferie dal 10 al 20 e, in data 24 agosto, saranno ripresi per la rete di acqua reflua «e non potranno essere completati prima del 18 settembre. I successivi per il rinnovamento della rete gas metano potranno essere avviati dal 28 settembre».

Come si era concordato in Comune, no? Al quale, nella stessa data, non resta altro che ricordare come ci si fosse mossi proprio per «limitare il più possibile i disagi al quartiere», fare in modo di «evitare problemi di traffico e viabilità in concomitanza con le Fiere» e, dulcis in fundo, «non perdere il finanziamento regionale assegnato, che prevede l’ultimazione dell’intervento entro il primo di ottobre, perciò i vari interventi dovranno procedere contemporaneamente».

Il resto sono parole ed opere di questo giorni, con l’ultimo comunicato che rimanda al 5 ottobre prossimo l’inizio dei lavori della ditta che si occuperà del rifacimento dei marciapiedi prima e delle aiuole poi. Con la possibilità di allargare la sede stradale e ripristinare la sosta sul lato destro della strada.

«La situazione è divenuta insostenibile  – chiosa Gianangeli – sia per i residenti che per quelli che in via Garibaldi vi svolgono un’attività. L’assessore ha fatto sapere che non ci sono richieste di danni ma non è vero. C’è chi si sta muovendo per ottenere dal Comune il rimborso dei mancati introiti. Ma, alla fine, a rimetterci sono i cittadini, come sempre».

(Pino Nardella)

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