Cronaca
JESI MARCIAPIEDI-TRAPPOLA, SCATTA LA PROTESTA
25 Settembre 2019
Poca manutenzione e crepe lungo il tratto che collega la scuola “Gemma Perchi” con le vie adiacenti
JESI, 25 settembre 2019 – «Siamo profondamente delusi». Iniziava così un nostro articolo dello scorso marzo, riportando il pensiero degli abitanti del quartiere Minonna; cittadini che in più occasioni avevano richiesto agli amministratori pubblici un po’ più di attenzione nel soddisfare richieste più che legittime. Invece…. invece, come al solito, dagli amministratori sono arrivate soltanto promesse rimaste tali anche col passare del tempo. Tra le varie segnalazioni inoltrate agli uffici comunali ce n’è una particolarmente preoccupante: riguarda la garanzia di sicurezza per chi utilizza il marciapiedi di via Misa, lato sud, o quello di via Sentino.
Due tracciati che, con l’avvio delle lezioni del nuovo anno scolastico risultano particolarmente utilizzati dai bambini che frequentano la scuola “Gemma Perchi” e dai loro accompagnatori. Molti di questi, per raggiungere il plesso scolastico del quartiere, debbono utilizzare quei marciapiedi che però, per le loro condizioni, presentano rischi di vario genere.
Quello di via Misa, ad esempio, è caratterizzato da un piano di calpestio che presenta crepe anche vistose, dislivelli che creano punti d’inciampo e tratti in cui la vegetazione che costeggia quel marciapiedi è talmente rigogliosa da invadere buona parte del tracciato. Cosa che rende ancor più pericoloso il percorrere quel marciapiedi di via Misa e quello di via Sentino è rappresentata dal fatto che quella vegetazione è costituita prevalentemente da rovi con tanto di acuminate spine.
Questa situazione, dicono gli abitanti del quartiere che hanno a cuore l’incolumità dei loro figli e nipoti, è stata già resa nota a chi dovrebbe intervenire per rimettere il tutto in sicurezza, ma al momento la cosa è rimasta al livello di presa d’atto. Forse si aspetterà il verificarsi di qualche malaugurato infortunio per intervenire, gli abitanti di Minonna, sperano di no.
Sedulio Brazzini
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