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Cronaca

Jesi Marco Candela nuovo Governatore del Distretto 108A Lions Club -VIDEO

Eletto al congresso distrettuale di Montesilvano dai 250 delegati di Marche, Romagna, Abruzzo e Molise, «trasformare i valori lionistici in azioni concrete»

Jesi – Nei giorni scorsi, il dottor Marco Candela, primario dell’Unità operativa di Medicina dell’ospedale “Carlo Urbani“, è stato eletto, nell’assemblea distrettuale tenuta a Montesilvano, Governatore del Distretto 108A, uno dei diciassette del Multi Distretto Italy, che comprende la Romagna, le Marche, l’Abruzzo e il Molise e appartiene al Lions Club International, la più grande Organizzazione di Servizio al mondo (fonte New York Times). Nel suo discorso di saluto durante l’insediamento, il dottor Candela ha, fra l’altro, ricordato cosa rappresenti in Lions e ha presentato le sue linee programmatiche.

«L’etica è ciò che ci induce a vivere ogni giorno nell’assoluta certezza che insieme possiamo – quando il nostro servizio e il nostro spirito associativo riflettono la gioia che abbiamo dentro di noi – ottenere eccezionali risultati».

Così il nuovo Governatore del Distretto 108 A del Lions Club, jesino, ha aperto il suo intervento davanti ai delegati che l’hanno votato nel Congresso distrettuale.

Nella sua relazione ha toccato il tasto della crescita associativa, affermando che «non è soltanto nei numeri che si cresce, si cresce principalmente con la forza delle idee e dell’umiltà. Ascoltiamo i soci rendendoli protagonisti attivi del servire e del crescere insieme per raggiungere obiettivi comuni. Noi dobbiamo farli innamorare della nostra associazione, rendendoli responsabili di trasformare i valori lionistici in azioni concrete, per ispirare nuovi volontari».

Circa i Service, poi, ha affermato che «la nostra associazione deve essere un motore di ricerca sociale con un nuovo metodo di fare servizio secondo obiettivi e conseguenti piani di azione, i quali diventeranno a loro volta moltiplicatori di altri progetti e attività. La vostra più grande soddisfazione sarà affermare, alla fine, “non lo abbiamo fatto perché è facile, lo abbiamo fatto perché non lo è”».

Imparare dagli errori approcciando, infine, una logica manageriale, perché «è fondamentale essere la più grande associazione di servizio al mondo ma avere costantemente ogni giorno la motivazione per rimanere tale. Il lionismo è azione condivisa e sinergica, che si potenzia con l’energia dell’autentica amicizia e in cui l’immagine dei Lions si rafforza in funzione dei rapporti con le loro comunità e dello spessore dei services attuati».

Infine, Candela ha concluso ricordando che la sua carica di Governatore gli impone di garantire un ruolo di coordinamento, aiutando gli altri a crescere, a realizzare obiettivi e service di propria scelta e che siano dotati “di ego mite e di un noi forte”.

Al momento di salutare i 250 delegati intervenuti, fra i quali gli jesini Roberto Pacini, Mara Martinovich, Giordano Togni, Luciano Goffi, Stefano Procicchiani, Marco Moretti (foto in primo piano), esprimendo con commozione l’affetto e la profonda amicizia che lo lega al Club Lions della nostra città ha ricordato la frase che sempre ripeteva suo padre, professor Raffaele, socio fondatore e primo presidente: “Essere Lion è uno stile di vita, con il solo timore della propria coscienza”. 

Gli abbiamo chiesto cosa significhi e cosa si provi nel ricoprire una carica così impegnativa. Guarda il video

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