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JESI MUSEO STUPOR MUNDI IN ROSSO PER 110 MILA EURO

Oggi in Consiglio comunale la discussione sulla donazione al Comune da parte dell’attuale proprietà

JESI, 12 settembre 2019 – Si è riunita il 10 settembre, la Commissione numero 2Cultura, Turismo, Sport e Tempo libero” per discutere del passaggio al Comune del Museo Stupor Mundi.

Il Consiglio comunale di oggi, giovedì 12 settembre, discuterà infatti della cessione dell’immobile di Piazza Federico II, da parte della società proprietaria che fa capo all’ing. Gennaro Pieralisi che ha infatti manifestato la volontà di cederlo, due anni dopo la sua inaugurazione, tramite una donazione libera da qualsiasi impegno debitorio. 

Sarà sottoposto all’attenzione dell’assise cittadina anche il rosso del Museo Stupor Mundi che per il 2018 ammonta a 110 mila euro, compreso il costo di locazione nel palazzo di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, stando a quanto emerso in Commissione.

È stato il dirigente Mauro Torelli ad illustrare la stima. Preso come riferimento l’anno 2018, sono state registrate entrate per circa 50 mila euro, di cui 4 mila quelle legate al bookshop, e uscite per 160 mila euro dovute al costo di mantenimento degli impianti multimediali, alla corrente elettrica, all’affitto dell’immobile e agli stipendi del personale. Sul tavolo diverse questioni: il futuro del personale dipendente, tre persone, il limite della tecnologia che tra qualche anno rischia di essere obsoleta, la gestione della struttura nel medio-lungo termine.

Al momento, dunque, la Giunta ha approvato un atto di indirizzo da sottoporre al Consiglio per chiedere di accettare la donazione e subentrare da ottobre, per garantire l’apertura sino a fine anno ed evitare la chiusura. Sarà poi la stessa Giunta a definire le modalità organizzative per un’apertura definitiva e stabile a partire dal 1° gennaio 2020.

Intanto la Regione Marche ha stanziato 130 mila euro per il progetto “Sviluppo del progetto Federico II e le Marche” con l’individuazione del Comune di Jesi quale partner.

«Il Comune di Jesi – si legge nella delibera – in collaborazione con la Fondazione Federico Il Hohenstaufen ha elaborato una scheda progettuale che prevede la scoperta e la valorizzazione di un itinerario svevo riguardante 13 città (Jesi, Treia, Pollenza, Macerata, Montecassiano, Ascoli Piceno, Mogliano, San Severino Marche, Sarnano, Camerino, Sefro, Cessapalombo e Fabriano) e 4 percorsi paralleli (Corridonia, Urbisaglia, Acquaviva Picena e Comuni dei Monti Sibillini). Questo itinerario si snoda all’interno del territorio del cratere sismico prevedendo come naturale punto di partenza e arrivo la città natale dell’imperatore svevo anche per la presenza del Museo Federico II Stupor Mundi che assume un ruolo fondamentale per la conoscenza e l’approfondimento della vita dell’imperatore – E ancora – Scopo di questo intervento è in particolare far riemergere le aree regionali colpite duramente dal sisma del 2016 attraverso una serie di attività concatenate di destination marketing sinergicamente declinate per tutti i cluster turistici regionali e diversificate sui vari mercati e su vari target di riferimento».

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