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JESI ONAFIFETTI: BIANCAJESI E CIRCO BACCIUM, PRESENTATO LO SPETTACOLO “A QUALCUNO PIACE CALVO” (VIDEO)

JESI, 24 marzo 2017I felini del palcoscenico sono tornati. Pronti a graffiare ancora con la loro satira nello spettacolo di teatro-cabaret  A qualcuno piace calvo in scena al Pergolesi venerdì 31 marzo alle ore 21.00.

Stamattina la presentazione, nel foyer del massimo jesino, con i tre più pimpanti che mai: Giovanni Filosa, Piergiorgio Memè e Mario Sardella. Assente giustificata – insegna – la pianista Marta Tacconi, quarto elemento, accompagnati da Armando Ginesi e sostenuti dal sindaco Massimo Bacci e dall’assessore alla cultura, Luca Butini, consapevoli che, nonostante i sorrisi di stamattina, durante e dopo lo spettacolo chissà se avranno ancora da… sorridere.

Ma il Sindaco l’ha buttata giù con lo spirito giusto affermado che “non credo che ci sarò nel copione, perché si parla di calvi… ma accetterò qualsiasi tipo di battuta. Loro rappresentano una parte di storia della nostra città, raccontata con ironia, e non potevo mancare a questo appuntamento”.

E Butini ha tentanto un “bello avere chi pungola coloro che amministrano, è importante per una comunità”.

Sta di fatto che, la storia insegna, si arrabbia di più chi non viene citato, preso in considerazione “anche se nei nostri primi anni – ricordano – bisognava stare attenti a fare alcuni nomi, e noi li cambiavano, come Carotus per il sindaco Pacifico Carotti o come Cerone, per il professor Raffaele Candela. Una volta, addirittura, eravamo negli anni ’70, l’allora capitano dei carabinieri Seri venne da noi tra il primo e secondo tempo per avvertirci amichevolmente di fare attenzione a quello che dicevamo”.

Lo storico gruppo jesino festeggia quest’anno i suoi primi 49 anni di attività e nel proscenio nazionale può giustamente vantare il diritto di essere annoverato tra i più longevi.

“E’ l’amicizia il nostro collante. Ci frequentiamo da sempre, anche al di fuori degli impegni di spettacolo. Forse per questo – sospira Mario – siamo ridotti così…”.

“Siamo portatori sani – ha affermato Giovanni – di mezzo secolo di vita di questa nostra Jesi, ma anche nazionale. Nei nostri spettacoli si sono succedute tante amministrazioni comunali e tutto quello che è successo in città, filtrato attraverso l’occhio della satira. Siamo tenutari di una memoria storica”.

Ma stavolta è tutto originale perché “non c’è niente di datato – spiega Piergiorgio – un lavoro del tutto nuovo. D’altronde non rincorriamo scadenze, e quando ci mettiamo a tavolino è perché sentiamo la necessità di raccontare. A modo nostro, ovviamente”.

La novità sulla scena consiste nel fatto che “è stata divisa – spiega Mario – in due parti, con la prima che funge da casa di riposo per artisti, dove ci siamo ritirati in esilio volontario ormai stanchi della quotidianetà senza valori e senza stimoli, e rappresentiamo i momenti della giornata-tipo, poi avviene l’interscambio con l’altra parte dove diamo vita al nostro cabaret”. E il finale è da non perdere dopo aver attraversato Biancajesi e i tanti nani, la tribù dei Vacaputanga, il Circo Baccium, l’interporto, le piste ciclabili, Federido II, i candidati sindaci alle prossime elezioni.

Lo spettacolo, che gode del patrocinio del Comune di Jesi e della collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini, è firmato nelle scene da Elisabetta Salvatori, le video-immagini sono di Giorgia Gagliardini, suono e luci di Simone Caproli, assistenza tecnica di Luciano Ciarrocca, riprese audio e video di Michele Magliola. Sostengono la serata gli sponsor Remax Aequitas, concessionaria Marco Liera, Hostaria Dietro le Quinte, Caffè Imperiale, Felcini accessori, Terre Monte Schiavo, Eko.

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