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Cronaca

JESI “Premio Valeria Moriconi”: standing ovation per Emma Dante

Serata ricca di emozioni, quella di ieri, al Teatro Pergolesi nel nome della grande attrice jesina

JESI, 28 giugno 2020 – Una serata ricca di emozioni quella di ieri al Teatro Pergolesi che ha riaperto al pubblico, dopo il lockdown, con uno degli appuntamenti più importanti: il Premio Valeria Moriconi.

Nel quindicesimo anno dalla scomparsa della grande attrice jesina, il conferimento della terza edizione a Emma Dante, artista siciliana tra le più autorevoli e poliedriche della drammaturgia contemporanea.

Nel 1996 Emma Dante era sul palco del Pergolesi accanto a Valeria Moriconi ne “La rosa tatuata” di Tennessee Williams. Dopo l’assegnazione a Isabelle Huppert (nel 2009) e a Monica Guerritore (nel 2011), il Premio “Valeria Moriconi”“Protagonista della scena” a Emma Dante è stato consegnato dopo lo spettacolo “Acquasanta”, scritto e diretto dalla siciliana.

Un monologo straordinario, una miniatura preziosa magistralmente interpretata da Carmine Maringola, è il primo capitolo de «La trilogia degli occhiali», tre lavori indipendenti in cui l’emarginazione, l’alienazione, la povertà e la vecchiaia vengono viste attraverso le spesse lenti che i protagonisti portano.

In “Acquasanta” parla – a prua di una nave immaginaria – il mozzo-marinaio ‘o Spicchiato’, soprannome che allude all’acqua del mare.

La serata è proseguita con una conversazione fra Emma Dante e il direttore dell’Amat Gilberto Santini e la consegna dell’opera di Eliseo Mattiacci “Sospensione magnetica”, litografia firmata del 2006.

«Ho avuto la fortuna di starti accanto a teatro, la “tua bambina” mi chiamavi. Ho studiato il tuo passo deciso. Straordinaria e spietata attrice, tu unica, viva, sopravvissuta»: così Emma Dante ha ricordato Valeria Moriconi, con una lettera scritta all’indomani della scomparsa della jesina.

«Allo spetatore chiedo spirito critico e di prendere posizione nella sua esperienza a teatro» ha raccontato la siciliana prima di ricevere da Franco Cecchini alcumi scatti del fotografo D’Ascanio eseguiti in occasione dello spettacolo “La rosa tatuata”: altro materiale di Valeria Moriconi sarà donato al Comune di Jesi.

«Abbiamo ricevuto un regalo da questa bellissima serata» il commento del vice sindaco Luca Butini che ha premiato l’artista siciliana (foto in primo piano).

«Una serata di rinascita» ha aggiunto Tiziana Tobaldi assessora alla cultura di Maioalti Spontini.

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Giovanni Filosa ha letto le motivazioni dell’assegnazione: «la vibrante personalità culturale e artistica, la polivalenza e la poliedricità nella visione del suo lavoro, l’istinto teatrale, la forza narrativa, una personale reinvenzione dell’arte scenica. Un’artista che colpisce al cuore lo spettatore, lo scuote e lo fa ragionare sull’essenza della quotidianità e del mondo, nel rapporto complesso del “pianeta donna” con gli spigoli dell’universo che lo circonda».

Una serata che si è svolta nel rispetto delle precauzioni e seguendo i dispositivi previsti per le attività in presenza di pubblico, a partire dal rilevamento della temperatura all’ingresso con termoscanner, distanziamento interpersonale, e in presenza di un numero limitato di spettatori.

Il Premio è stato istituito dalla Città di Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini, Centro Valeria Moriconi e Amat (enti promotori) per conservare e continuare l’eredità artistica e culturale della grande attrice valorizzando il ruolo della donna sulla scena tra passato, presente e futuro.

Collaborano e contribuiscono alla terza edizione le associazioni Club Nova Aesis, Lions Club di Jesi e Rotary Club di Jesi, il sostegno è del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Marche.

Emma Dante è nata a Palermo nel 1967. Esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo.

Drammaturga e regista si è diplomata a Roma nel 1990 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 1999 costituisce a Palermo la Compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto “mPalermu” e il premio Ubu 2002 come novità italiana.

Nel 2014 vince il Premio De Sica per il teatro e il Premio Ipazia all’eccellenza femminile.

Eleonora Dottori

(foto Stefano Binci)

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