JESI San Giuseppe: «Quartiere vivo ma va riqualificato»

14 Febbraio 2022
Voci di residenti e commercianti del popoloso rione: «Strade e marciapiedi malridotti, questa zona ha molto da dare»
JESI, 14 febbraio 2022 – Un quartiere comodo e vitale ma che «va assolutamente riqualificato con interventi seri e mirati».
Francesco Rossi risiede qui dal 1992.
«Avevo deciso di vendere casa ma abitare qui ti consente di prendere poco la macchina – spiega –. Ci si conosce tutti, le attività commerciali offrono tutto ciò di cui c’è bisogno: io esco la mattina e faccio i miei giri nel quartiere, le commissioni. Si vive bene, la popolazione straniera è ben integrata, ci sono rispetto e collaborazione reciproci, peccato che sia sottovalutato e lasciato nell’incuria».

Strade e marciapiedi in particolare.
«Le strade sono disastrate, le strisce pedonali invisibili, i marciapiedi non ne parliamo: via Merciai ne è l’esempio. Oltre alla manutenzione, mancano i controlli: in via Garibaldi, il senso unico che va verso l’uscita dalla città, i marciapiedi andrebbero ampliati perché si è costretti a passare sulla strada. Qui l’Amministrazione è assente, ci si deve lavorare: il quartiere è vivo e ricco di attività commerciali».
In via Garibaldi c’è anche il vecchio distributore di carburante, in disuso.
«Hanno disegnato un passaggio pedonale ma di fatto si passa sulla strada, carrozzine e passeggini non ci passano è stretto (foto in primo piano). Perché quel distributore è ancora così? Il torrente Granita è una discarica, basta affacciarsi dal ponte».
Clara Lampa, dell’omonimo bar, prima bar Sasso, la vede allo stesso modo.
«Integrazione è ok, le comodità non mancano ma questo quartiere è sottovalutato sebbene avrebbe tanto da dare, è poco considerato. Mancano manutenzione e controlli, manca qualcuno che ci venga a chiedere come vanno le cose: va valorizzato. Qui molti sono proprietari: se ghettizziamo, il quartiere muore. Occorre attrarre i giovani, anche italiani, ad aprire attività commerciali».
«Le case popolari sono un disastro – prosegue la barista – Si è costruito un nuovo palazzo ma avrebbero dovuto sistemare quelle. Il Centro ambiente, poi, non doveva stare dentro il quartiere vicino a una scuola, al parco e al campo da calcio. Non poteva essere collocato fuori città?».
Medesime osservazioni da parte di Marco Brecciaroli, titolare del negozio di ricambi per motocicli Pirani, attività storica con i suoi 120 anni.
«Dopo tante segnalazioni qui hanno rifatto la segnaletica per i parcheggi ma le strade e i marciapiedi vanno sistemati, carrozzine e passeggini non ci passano. Noi non vogliamo andare via da qui, si sta bene. La viabilità è critica all’incrocio tra via Garibaldi e via San Giuseppe. Spesso bici e monopattini vanno nel senso opposto di marcia, noi segnaliamo ma controlli non ce ne sono e si rischiano incidenti. Il Centro ambiente non doveva stare qui ma fuori dal quartiere: su viale Don Minzoni si incolonnano le auto. Il quartiere è vivibile ma ci sono queste mancanze. Rattoppare ogni tanto serve a poco. Il ponte sul Granita va sistemato, le inferriate sono pericolose».
Eleonora Dottori
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi anche