Cronaca
JESI Spostamento o rifacimento: il rebus della fontana
21 Aprile 2021
Roberto Morosetti spiega: «Il testamento di mio padre parla chiaro: riportarla, non rifarla. Forse non metterò mai piede a Jesi…»
JESI, 21 aprile 2021 – «Se un lavoro non si può fare, non si fa. Non capisco questa ostinazione»: Roberto Morosetti, figlio del cittadino benemerito Cassio Morosetti che come ultime volontà ha desiderato lo spostamento della fontana in piazza della Repubblica, mettendo a disposizione 2milioni di euro, chiarisce l’aspetto su cui molti jesini si stanno interrogando.
Ovvero, come si fa a stabilire se la fontana è stata spostata o se è stata rifatta? In altre parole, saranno esaudite le ultime volontà di Morosetti se verrà collocata davanti al Teatro una fontana quasi nuova? Domanda non da poco visto che i due milioni dipendono anche da questo.
«Il testamento di mio padre parla chiaro: la fontana va riportata in Piazza della Repubblica, non farla da nuovo – spiega Roberto Morosetti -.
Capisco che la questione è sottile e le variabili molte, ma allora se il tempo l’ha usurata, se è rovinata, se si rompe non andava spostata e invece si è deciso di andare avanti lo stesso». L’alternativa Cassio Morosetti, in effetti, l’aveva pensata: quella di devolvere la somma a tre enti caritatevoli.
«Se l‘esecutrice testamentaria non è in grado di stabilire se si tratta di un rifacimento chiederà al Tribunale di Milano di nominare un perito esperto – spiega Morosetti -.
Io conto pochissimo in questa vicenda, cercherò di convincere a chiudere un occhio ma è importante che il lavoro venga fatto bene, senza rotture o scheggiature. Vedremo poi se è stato fatto un buon lavoro di restauro o se i materiali sono stati appiccicati alla meglio».
Invitato all’inaugurazione del centro Alzheimer, struttura sorta grazia alla generosità del padre, Morosetti ricorda: «Lui amava Jesi. L’amavo anch’io.
Ora non lo so più. Troppo è stata massacrata la sua figura per una stupida fontana, perché io possa amare questa città. Sebbene sia stato invitato, non verrò a Jesi, né per l’inaugurazione del centro per l’Alzheimer, né per l’eventuale inaugurazione della fontana in Piazza della Repubblica.
Forse non metterò mai piede a Jesi. E tutto questo lo si dovrà unicamente a chi non ha saputo tenere a freno parole ingiuriose nei confronti di una persona deceduta e stimata in tutto il mondo».
Eleonora Dottori
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