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Cronaca

JESI Teatro a rischio: non lasciamo solo il Pergolesi

Teatro Pergolesi

Anche passata l’emergenza sarà un grande problema garantire la ripresa delle attività, riparte la campagna #iosostengoilpergolesi

JESI, 28 marzo 2020L’emergenza sanitaria non ferma il Teatro Pergolesi e la Fondazione Pergolesi Spontini.

A sipario chiuso, a palcoscenico spento, la Fondazione continua a progettare il futuro, con lo staff al lavoro in smart working, ciascuno dalla propria casa.

Si progettano gli spettacoli che verranno, gli eventi di danza, prosa, musica che gli artisti e i tecnici torneranno a rappresentare… si immaginano nuovi format, si lavora alle prossime edizioni del Festival Pergolesi Spontini e della Stagione Lirica di Tradizione, si portano avanti le ricerche in ambito musicologico, le attività di revisione e di edizione musicale, i progetti educativi e sociali.

Teatro PergolesiIeri, 27 marzo, era la Giornata internazionale del Teatro, ed in questo giorno il pensiero della Fondazione Pergolesi Spontini è stato per il pubblico, e per tutta la comunità di Jesi che sogna il giorno in cui poter tornare a vivere nei luoghi della socialità che più amiamo.

Luoghi come il Teatro Pergolesi, che rappresenta da 222 anni l’identità, la storia e la cultura della città di Jesi, sede di un’intensa attività artistica e culturale.

Quando l’emergenza sarà finita, il Teatro Pergolesi vuole essere ancora il luogo in cui la comunità di Jesi si indentifica e si incontra, come accadde dal 1798.

Per questo motivo, la Fondazione Pergolesi Spontini chiede alla comunità di non lasciare solo il Teatro Pergolesi, ma di sostenerlo con un contributo, piccolo o grande che sia.

Perché senza il sostegno dei cittadini e delle aziende, il Teatro rischia di non riaprire. Per tornare a vivere insieme la bellezza di un’esperienza unica, torna dunque l’annuale campagna #iosostengoilpergolesi, con le diverse modalità di sostegno proposte ai privati cittadini e alle aziende: si può diventare socio, sponsor, amico della Fondazione, mecenate attraverso lo strumento dell’Art Bonus, donatore devolvendo il 5X1000, o con un lascito testamentario.

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