Segui QdM Notizie
;

Cronaca

Jesi Vasche di prima pioggia in via del Burrone, ok allo studio di fattibilità

Si attende ora la progettazione esecutiva e a bilancio ci sono già 200.000 euro pronti, l’opera servirà per contenere le acque meteoriche delle zone di via Roma e del Palasport di via Paradiso

Jesi – La Giunta ha dato l‘ok allo studio pervenuto dalla VivaServizi sulla fattibilità delle cosiddette vasche di prima pioggia in via del Burrone.

Le cosiddette vasche di prima pioggia sono in pratica dei depositi che servono al contenimento dei materiali pesanti trasportati dall’acqua piovana mentre scorre.

Nel corso degli eventi meteorici, infatti, la pioggia si arricchisce di sostanze inquinanti derivanti dall’erosione delle superfici urbane, come strade, piazzali e aree di sosta, il cui arrivo incontrollato e contemporaneo al ricettore finale costituisce una delle principali cause di intasamento e inquinamento della qualità dell’acqua piovana caduta.

La prima spesa dell’opera è di circa 195mila euro ed è già prevista nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2024/2026 approvato in Consiglio comunale il 14 dicembre scorso.

Pertanto, l’importante lavoro (il cui importo totale è stimato in circa 2,7 milioni) potrà ricevere immediata esecutività impegnando gli uffici competenti una volta che la stessa VivaServizi avrà ultimato la progettazione esecutiva.

L’opera pubblica non riguarda solamente le continue chiusure al traffico della parte extraurbana di via del Burrone (verso Montecappone) alle quali si deve ricorrere ogni qual volta si verificano precipitazioni consistenti, causa allagamenti.

Una delle tante interruzioni per allagamento in via del Burrone dopo forti piogge

Da uno studio commissionato in fase istruttoria nel 2019 dalla Giunta Bacci al quale si fa riferimento, infatti, si evince che “l’attuale sistema di smaltimento delle acque reflue è sottodimensionato rispetto alle effettive esigenze del bacino che si estende da via Roma fino a via del Burrone, ma anche parte del quartiere a monte attorno a via degli Appennini e che riguardano anche gli allagamenti che si verificano frequentemente in via Monte Tabor, in prossimità dell’intersezione con via Roma”.

Insomma, oltre a quello lungo via Roma, a essere coinvolto è l’intero quartiere che si trova a monte del PalaTriccoli. Seguendo le indicazioni dello studio che venne effettuato dalla società Hydroingegneria di Ancona, si optò “per lo stoccaggio provvisorio in vasche volano con adeguato volume per intercettare le portate eccedenti le capacità idrauliche delle condotte esistenti e dell’intero sistema fognario interessato“.

Questo perchè venne giudicata non perseguibile l’ipotesi di adeguare (ampliandola) la portata fognaria dato “l’elevato grado di urbanizzazione dell’area oggetto di intervento, nonché la presenza di numerosi collettori fognari passanti al di sotto di varie abitazioni” e anche “considerando il rischio di mettere in crisi l’intero sistema di smaltimento verso il depuratore.

In virtù di questo, l’Amministrazione ha ritenuto di dover demandare al dirigente dell’Area Lavori pubblici, manutenzioni e patrimonio “l’adozione di tutti gli atti tecnici e amministrativi finalizzati a dare attuazione all’intervento Fognatura acque bianche per via del Burrone una volta che la Vivaservizi Spa renderà disponibile la progettazione esecutiva”.

© riproduzione riservata

News