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JESINA CALCIO SERIE D SEBASTIANO CARZEDDA E SIMONE PETRINI SONO AI DISTINGUO: E’ GIA’ CAOS

JESI 23 maggio 2016 – Appena consumatasi l’assemblea dei soci, venerdì scorso; costituito il nuovo Consiglio di Amministrazione e presentati il nuovo direttore generale ed il responsabile della comunicazione e già in seno alla Jesina calcio sono arrivati i primi distinguo e le prime defezioni: insomma è già caos. Sebastiano Cardezza da una parte e Simone Petrini dall’altra , quest’ultimo con una raccomandata fatta pervenire alla società, hanno subito rappresentato i loro distinguo. Al di là della buona immagine che sabato pomeriggio la Jesina ha cercato di trasmettere qualcosa evidentemente è stato fatto troppo in fretta, come imposto, e non con decisione unanime, e di conseguenza non corrispondente alla volontà ed alla realtà. I due, all’unisono, sono arrabbiatissimi, e denunciano che ‘per la jesinità ed il rispetto dei ruoli in seno alla Jesina calcio le parole sono tante i fatti zero”. Durante l’ultimo campionato le questioni  Niosi e Strappini, la palese generale contestazione nei confronti di Bugari,  alcune posizioni di vari dirigenti al di là degli effettivi incarichi, pesano ancora come macigni. L’ex vice presidente entra nei dettagli:

Sebastiano Carzedda

Sebastiano Carzedda

“Ho fatto un passo di lato – dice Carzedda – perché non c’è rispetto dei ruoli. Ci sono alcuni sempre pronti a salire su ogni carro ed ogni occasione è buona per dimostrare di sapere tutto. Fare calcio è una cosa seria. Non approvo il progetto tecnico. Si era deciso di puntare sulla ‘jesinità’ ed invece le prime mosse (Vagnoni allenatore; ndr) non vanno in questa direzione. Il presidente Polita dovrebbe farsi una domanda e darsi la risposta: perché ogni tanto qualcuno si fa da parte? Se non c’è organizzazione, se c’è sempre il solito che antepone la propria immagine al lavoro di gruppo vuol dire che qualcosa non funziona.” Si sente emarginato?  “Assolutamente no. Mi sono defilato per scelta”. In questa decisione quanto ha pesato l’uscita di suo figlio come direttore sportivo? “Nulla! Diego ha deciso di fare la sua strada, pronto per un salto di qualità. Perché non è stato sostituito. I dirigenti devono stabilire il budget, gli obiettivi e dare suggerimenti. Al direttore sportivo di scegliere l’allenatore ed insieme fare la squadra:  alla Jesina succede il contrario”.

Simone Petrini

Simone Petrini

Petrini invece è stato molto diretto e deciso. Ha messo tutto per iscritto non accettando, pur avendo sottoscritto l’aumento del capitale sociale, alcun incarico a lui assegnato: componente del consiglio di amministrazione, vice presidente e componente dell’area tecnica. La stagione, finita non proprio felicemente con la contestazione nei confronti di mister Bugari, poi non confermato, inizia con tante difficoltà all’interno ella società. La goccia che sembra aver fatto traboccare il vaso sembra la scelta di Vagnoni come futuro tecnico sulla panchina leoncella. Scelta che viene considerata forzata e non frutto di decisione unanime.

 

 

 

 

(e.esse)

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