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La polemica Sanità marchigiana nel precipizio

Duro attacco del Comitato pro ospedali pubblici Marche che chiede la rimozione dell’assessore Filippo Saltamartini

Ancona – Una scossa decisiva bisogna assolutamente darla alla Sanità marchigiana, ormai giunta a un punto tale che il ritorno all’equilibrio è sempre più difficile, se non pressoché impossibile, specie se permangono al Governo della Regione Marche menti elaboranti e proponenti provvedimenti che rendono sempre più nebulosa una organizazione che, nelle Marche, fa acqua da tutte le parti e i cui risultati li notiamo quasi tutti i giorni, sottolineati dalle urla della gente disperata riversate sulle decine di Comitati dei cittadini, aderenti al nostro Comitato, sparsi in tutte le Province delle Marche.

Comitati che, da noi coordinati, l’assessore alla Sanità Saltamartini non ha mai avuto nella mente di ascoltare per elaborare anche con essi un miglioramento della Sanità marchigiana.

Dalla mente di Saltamartini è scaturita una impostazione della Sanità inutile e sbagliata.

Inutile e costosissima con la moltiplicazione dispendiosa e incomprensibile dei Centri Amministrativi (avversa alla logica delle sempre più necessarie economie di scala da applicarsi esclusivamente in tali settori amministrativi, appunto, e assolutamente spostare il risparmio così prodotto nel settore sanitario ora in grande sofferenza dappertutto).

E sbagliata, con la proposta di Saltamartini, alla maggioranza che governa le Marche, di un Piano sanitario regionale pressoché simile a quello del precedente governo delle Marche (quello cacciato dal potere dai marchigiani essenzialmente per la sanità ospedaliera baricentrica e intasatissima, e per la chiusura di 13 ospedali, specie quelli con grossi bacini di utenza e notevole numero di accessi ai Punti di Primo intervento).

Un Piano sanitario, quello proposto da Saltamartini, che noi Comitati vediamo diverso, dal precedente respinto dagli elettori, solo nella confusione ben vergata sulla non classificazione degli ospedali di Primo Livello chiamati vagamente e ambiguamente stabilimenti, con forti sospetti, in seguito a ciò, da parte del nostro Comitato, verso il ritorno agli Ospedali Unici Provinciali di fatto (sospetti dedotti da recenti annunci di Saltamartini di nuovi ospedali con oltre 450 posti letto).

Ma anche nella sorprendente riapertura dell’ospedale del paese, Cingoli, dove Saltamartini è stato Sindaco più volte e ha la residenza, e nel potenziamento del tutto anomalo di un ospedale di un paese ove risiede un altro assessore.

Ambedue, oltretutto, gli ospedali di tali assessori, con bacini di utenza ristretti e accessi al Punto di Soccorso molto modesti, se non risibili.

I Comitati e i cittadini non capiscono, e si infuriano perciò, perché se si sono riaperti e potenziati in modo del tutto anomalo i sopra citati ospedali assessorili, non si sia voluto proporre, da parte di Saltamartini, alla Giunta regionale, la riapertura, degli altri ospedali chiusi per riequilibrare l’intero territorio marchigiano da cui provengono ogni giorno urla crescenti e disperate di disfunzioni tra le più inconcepibili (come appare sulla stampa).

La decisione, come minimo, di cambiare il manico della Sanità marchigiana, quindi, e per tutto quello sopra detto, deve assolutamente essere presa, provvedendo a rimuovere immediatamente l’assessore alla Sanità Saltamartini, come inizio di una svolta che riporti equilibrio e saggezza all’ interno della Giunta regionale per ribaltare di 180 gradi la Sanità marchigiana, avviandosi verso un sistema pubblico ospedaliero policentrico che, disintasando gli ingorghi irrisolti nei rari ospedali e nel Cup, con un nuovo assessore, che sia assolutamente non tecnico, ma politico, innovativo e aperto alla consultazione con i Comitati dei cittadini, porti al riequilibrio sanitario di tutto il territorio marchigiano.

La mancata sostituzione dell’assessore alla Sanità lascerà i Comitati delle Marche totalmente insoddisfatti. e certi che il caos allo zenit nei prossimi anni, porterà l’elettorato marchigiano a imputare tutto ciò a Saltamartini come titolare dell’assessorato specifico e ad Acquaroli come presidente della Giunta regionale.

Carlo Ruggeri

Presidente del Comitato pro ospedali pubblici Marche 

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