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Cupramontana Arriva Vittorio Sgarbi, “Scelgo Cupra”: «Valorizziamo i nostri tesori»

A distanza di oltre 15 anni dall’ultima visita dell’onorevole, critico e storico dell’arte, la lista civica osserva come le opere di Bartolini restino nascoste agli occhi di tutti

Cupramontana – Il paese finalmente torna ad occuparsi del suo illustre concittadino artista Luigi Bartolini in occasione dei sessant’anni dalla sua scomparsa con la proiezione del film tratto dal suo libro Ladri di Biciclette e la tavola rotonda cui parteciperà l’on. prof. Vittorio Sgarbi presso il Cinema Teatro Concordia.

In questa occasione lo spirito campanilistico dei cuprensi si risveglia e si ricorda delle tante opere d’arte che vanta il paese. Si ricorda anche che già  il 4 novembre 2007 proprio il prof. Vittorio Sgarbi, coinvolto dall’allora parroco don Maurizio Fileni, venne a vedere una tela da quest’ultimo scoperta nella chiesa del monastero di Santa Caterina che con attento studio dei due venne infine attribuita al pittore cinquecentesco Paolo Piazza. Il professore tornò per illustrare ai cittadini riunitisi numerosi in parrocchia il pregio del dipinto, La Morte di San Giuseppe.

In quella occasione Sgarbi ebbe l’opportunità di visionare alcune acqueforti e dipinti di Bartolini tramite il sindaco Fabio Fazi, la cui spiccata passione per l’arte si esprimeva nella raccolta di opere pittoriche di artisti locali, come privato ma anche come primo cittadino.

Il gruppo consiliare lista civica Scelgo Cupra, nell’interesse dei cittadini tutti e nella speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica in tal senso, osserva che a distanza di oltre quindici anni, tanto le 100 incisioni di Bartolini della donazione Gagliardini quanto il dipinto del Piazza restino nascosti agli occhi dei fedeli e degli amanti dell’arte, dimenticando anche la forte attrattiva turistica e quindi la valenza economica per il paese che gli stessi possono avere.

E si augurano che questi tesori dell’arte locale siano adeguatamente valorizzati in un futuro molto prossimo.

Laura Paolini, Antonello Rinaldi, Anna Trucchia

(foto dall’archivio della famiglia dell’avv. Fazi e del Giornale il Massaccio)

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