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Jesi

LETTERE&OPINIONI SEMPRE A PROPOSITO DI PISTE CICLABILI…

JESI, 28 ottobre 2016 – Mi meraviglio di lei Sedulio, che perde tempo a rispondere alla presunzione in persona; a chi non ha mai visto, o non voluto mai vedere come sono fatte e dove vanno fatte le vere piste ciclabili.
Vado in bicicletta da circa 10 anni, con i miei amici, quando usciamo il sabato e la domenica mattina, la prima cosa che facciamo è uscire dalla città, in quanto è pericolosissimo andare in bici a Jesi, buche avvallamenti, macchine che ti sfiorano, ecc.
Siamo andati in bici, partendo sempre da Jesi, a Porec in Croazia (Trieste/Porec Km125 di ciclabile); Amalfi; Portofino; Cortina; Isola d’Elba; Torino, non abbiamo mai visto pseudo piste ciclabili simili a quelle che hanno inventato a Jesi. L’assurdo è che ci sono cittadini che condividono queste scelte. Provi a chiedere all’assessora che fine ha fatto le dieci nuove biciclette a pedalata assistita destinate a sostituire le auto blu e le auto di servizio nei tragitti all’interno del territorio urbano. Fornite gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente a seguito di un apposito bando a cui il Comune aveva partecipato, e che “saranno utilizzate tanto da sindaco ed assessori quanto dal personale impiegato nelle attività di servizio”.
Chieda pure l’esito di andare al lavoro in bici, l’iniziativa Giretto d’Italia di Legambiente: caffè offerti ai primi 100. “L’assessore all’ambiente del comune di Jesi, Cinzia Napolitano, rinnova l’appello ai cittadini: usate la bicicletta per andare a lavoro!” Credo, ma non sono sicuro che non hanno mai pagato i caffè.
Concludo affermando un motto che difendo da sempre e cioè: le cose vanno fatte quando è possibile farle, non farle tanto per…
In modo particolare quando si spendono soldi pubblici.
Cordialmente

P. Gagliardini

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