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Cronaca

Maiolati Spontini Bagno di folla per Riccardo Muti – Video

Il via alle celebrazioni spontiniane, l’omaggio del Maestro alla tomba del compositore con la deposizione di un mazzo di fiori

Maiolati Spontini – Una mattinata da segnare negli annali del paese che diede i natali al compositore Gaspare Spontini, quella di ieri, domenica 17 marzo.

Un bagno di folla ha accolto il Maestro Riccardo Muti, cittadino onorario di Maiolati, tra innumerevoli selfie, musica e canti delle bande e i cori dei ragazzi.

Erano ufficialmente iniziati i festeggiamenti per il 250° anniversario della nascita di Gaspare Spontini, sabato sera al Teatro Pergolesi di Jesi con il concerto inaugurale diretto da Muti per proseguire, proprio a Maiolati, con l’omaggio del Maestro al compositore.

Proprio nella casa in cui spiró, il grande direttore d’orchestra, noto estimatore del grande musicista, ha portato un omaggio floreale alla tomba di Spontini, situata all’interno della chiesetta di San Giovanni della locale Casa di riposo, tutt’ora gestita dalle Opere Pie alle quali il compositore donò l’intera sua ricchezza.

Qui, sulla tomba di Spontini, Riccardo Muti ha espresso al sindaco Tiziano Consoli il rammarico per non veder riunite le spoglie di Spontini a quelle della amatissima moglie, Céleste Erard, che tornò a Parigi dopo la morte del compagno.

«Ho provato a lungo, e con appelli a più Presidenti della Repubblica, a ricongiungere Gaspare alla sua Céleste», ha raccontato. Un obiettivo per il quale intende perseverare.

Al maestro Muti durante la cerimonia di omaggio al musicista Gaspare Spontini è stato presentato dallo scultore e docente Massimo Ippoliti il bozzetto del gruppo scultoreo da istallare al parco Colle Celeste, come da sua espressa volontà. Rappresenta Celeste e Gaspare che accolgono chi arriva al parco raccontando la loro storia indicata con la bacchetta di Wagner che illustra a terra il loro itinerario in Europa.

Nella chiesa di San Giovanni il presidente della Fondazione Gaspare Spontini, Paolo Perticaroli, ha conferito al M° Muti la carica di Sostenitore Onorario della Fondazione.

Una due giorni, quindi, tutta marchigiana, per Riccardo Muti.

Al suo arrivo è stato accolto dal sindaco Tiziano Consoli e dal vicesindaco Sebastiano Mazzarini, alla presenza delle autorità locali e regionali tra le quali il governatore Francesco Acquaroli, l’assessore regionale Chiara Biondi, il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Dino Latini e il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali.

Per la Fondazione Pergolesi Spontini, che insieme ai Comuni di Maiolati e di Jesi organizza il programma delle celebrazioni, erano presenti la direttrice generale Lucia Chiatti e il direttore artistico Cristian Carrara.
Schierata anche la Fondazione Gaspare Spontini, che ha raccolto il lascito del grande compisitore, di colui che a Maiolati non solo nacque, ma volle vivere anche il suo buon ritiro e gli ultimi giorni di vita, donando poi alla comunità l’intera sua ricchezza.

Dopo i saluti istituzionali, Riccardo Muti, sul palco del Teatro Spontini, accompagnato da un caloroso applauso, è stato omaggiato dal sindaco Tiziano Consoli, con «una medaglia rappresentativa dei 200 anni dalla prima rappresentazione del Fernand Cortez del 1809 riproposta nel 2009, un fregio del nostro Comune che teniamo a darle».

«Vorrei ricordare un episodio che mi è rimasto impresso e che porto con me – così ha aperto la scena il M° Muti, facendo riferimento al ricordo vissuto durante la sua visita alla città natale di Spontini insieme alla moglie dopo aver diretto La Vestale alla Scala -, le strade erano vuote e mi agitavo vedendo sempre il nome di Spontini e della moglie per le vie del piccolo borgo rendendomi conto che qui si viveva profondamente il senso di appartenenza a questo gigante della musica. Mentre camminavo per le strade sentivo il suono della melodia della Vestale che invadeva il paese nel silenzio. Seguii il suono e mi imbattei in un luogo dove un artigiano lavorava il legno accompagnato dalla musica di Spontini. Una cosa tra le più commoventi che ricordo».

Poi un fuori programma che ha entusiasmato il pubblico: «Quell’artigiano ero io», avvicinandosi a Muti, timidamente, Giancarlo Bartoloni, il 60enne che ancora oggi restaura mobili antichi sulle note della Vestale.

«Quelle note fanno parte della mia vita», le sue parole, segnate da un’emozione che certamente porterà per sempre nel suo cuore.

«Amo ripetere un proverbio cinese scritto nelle mie partiture – ha detto Muti -, è a forza di pensare ai fiori che i fiori crescono, siamo un Paese unico, affido a chi ha le sue redini il far conoscere Spontini e tutti gli altri grandi musicisti che ne hanno fatto la storia».

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Proprio la sua musica è stata il filo conduttore della giornata, che si era aperta con l’esibizione dell’orchestra scolastica dell’Istituto comprensivo Carlo Urbani di Moie e del Liceo classico Carlo Rinaldini di Ancona, con il Canto degli Italiani, diretto dal M° Giuseppe Papaleo a seguire Ouverture de la “Vestale” e l’Aria da camera “Il faut hélas!” eseguita dal soprano M° Denise Biga.

Sono seguiti i saluti istituzionali del sindaco Tiziano Consoli: «Oggi è un grande giorno, caro Maestro. Ventinove anni fa le veniva conferita la cittadinanza onoraria, era il 1995, siamo veramente onorati di averla qui tra di noi, Maiolati è un piccolo borgo ma trasuda la storia e le gesta di Gaspare Spontini, compositore e musicista ma soprattutto un grande uomo che dall’umiltà contadina delle sue tradizioni e delle sue origini ha saputo mantenere le radici del suo territorio».

I ringraziamenti del Sindaco a tutti quelli che hanno collaborato, in particolare al suo vice Sebastiano Mazzarini che ha coordinato l’evento in maniera impeccabile, e a tutti i cittadini.

Una figura strategica importante quella di Spontini, così l’ha definita il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, «rappresenta un’opportunità enorme, un’opportunità che si moltiplica. Intorno a questi borghi bellissimi c’è una storia vastissima, di personaggi che hanno saputo conquistare e affermarsi in tutto il mondo, grazie a loro la nostra regione è un museo a cielo aperto, luoghi che hanno una storia importante da raccontare».

L’assessore regionale alla cultura, Chiara Biondi, ha sottolineato che «iniziamo da Maiolati, con questa platea piena, credo che Spontini ne sarebbe orgoglioso, amava questo borgo e la sua comunità, come Regione Marche abbiamo il dovere di celebrare personaggi illustri come Spontini senza dimenticare Pergolesi e Rossini, ne abbiamo veramente tanti e ne siamo orgogliosi».

«Il Maestro Muti ha lanciato a noi politici un bellissimo messaggio – ha detto Daniele Carnevali – dobbiamo saper valorizzare la cultura e la nostra identità, Maiolati ha saputo legare la figura culturale a livello identitario modificando il suo toponimo e aggiungendo il cognome di Spontini».

Con il Maestro Muti c’erano i musicisti dell’Orchestra giovanile Cherubini, protagonisti sabato al Teatro Pergolesi di Jesi e nella replica di ieri, al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, del concerto inaugurale delle celebrazioni spontiniane, insieme ai soprani Damiana Mizzi e Lidia Fridman e al contralto Margherita Sala.

Il coro David Brunori, la direttrice Silvia Moretti, il pianista Manuel Manieri, il soprano Priscilla Nicodemo e il tenore Giuseppe Poderi in un selfie con il Maestro Riccardo Muti

Le esibizioni nel corso della mattinata sono proseguite con il Coro polifonico Gaspare Spontini con La Vestale, Chants d’Allégresse diretto dal M° Michele Quagliani al pianoforte il M° Sara Bonci e del Coro Polifonico David Brunori con Nabucco.

“Va pensiero” diretto dal M° Silvia Moretti, al pianoforte il M° Manuel Manieri, la Società Filarmonica Gaspare Spontini diretta dal M° Samuele Faini con Borussia e la banda Musicale L’Esina con La Vestale e con Allegro Marziale diretta dal M° Giampiero Ruggeri.

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