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MERGO Sted ospite della biblioteca con il libro «Questo non è amore»

Schermata videoconferenza presentazione ultimo libro di Sted

L’opera della fumettista Stefania Lancia: un lavoro crudo e diretto sulla sua esperienza di violenza e rivincita

MERGO, 13 marzo 2021 – Nell’ambito della rassegna DocDenominazione Origine Culturale organizzato dalla Biblioteca di Mergo, si tratta del quarto incontro, Stefania Lancia, in arte Sted, ha presentato la sua autoproduzione “Questo non è amore. L’amore non uccide“. Quest’ultimo lavoro è permeato dal suo solito stile crudo e diretto, proprio per consegnare un’estensione di sé e dell’esperienza di violenza e rivincita vissuta sulla sua pelle.

  «Quando c’è violenza non è amore, è l’esatto opposto. Ho voluto scardinare quella narrazione che porta a pensare chi sia un amore finito in tragedia, come si legge spesso nei quotidiani». Viene reso esplicito fin da subito, a partire dalla grafica della copertina, ideata per dare le sembianze di in pacchetto di sigarette. Al centro un cuore che viene soffocato nella morsa di due mani.

Schermata videoconferenza presentazione ultimo libro di Sted

 «I colori che ho scelto non sono causali: metà cuore rosso e metà azzurro acqua. Il rosso rappresenta i momenti in cui lui era violento e poi alla fine del libro diventa la mia rabbia, la mia rivincita. Mi sono detta “Io non voglio morire, io voglio vivere e per vivere devo lasciarlo”. L’azzurro acqua è invece il colore dei suoi occhi, un mare nel quale io affogo, una metafora che simboleggia la depressione legata alla solitudine, alla vergogna per le violenze subite, tutte le emozioni negative che ho provato nel corso della storia».

Schermata videoconferenza presentazione ultimo libro di Sted

L’arte, come nel suo caso, può avere anche un valore terapeutico: «Ho preso e ho buttato fuori tutto come se stessi scrivendo sul mio diario, ho cercato di essere onesta senza fare sconti neanche a me stessa. Ho pensato che lo stavo scrivendo a me ma anche a lui perché paradossalmente quelle cose avrei voluto che le leggesse e che le capisse, deve capire cosa ha fatto e perché ha sbagliato».

Schermata videoconferenza presentazione ultimo libro di Sted

Lo scopo del progetto è stato anche quello di raccogliere una pluralità di voci femminili in un unico volume, per dare loro spazio e sfogo. Ma soprattutto per far sentire quella comprensione che spesso manca nelle interazioni con chi ci sta vicino.

«Nella nostra cultura si crede pochissimo alle vittime, un problema per cui tante non denunciano. Tu ti sei costruita un muro, dall’altra parte però ci sono altre persone che fanno lo stesso. Quello è il muro più terribile contro cui vai a sbattere. Quando cominciano a dire che te la sei cercata o che stai esagerando, a quel punto ti senti finita, non hai neanche più la forza di rispondere. Così dici basta, non ne parlo più e ti ritrovi ad affrontare tutto il post violenza da sola».

Schermata videoconferenza presentazione ultimo libro di Sted

Per costruire un futuro libero dalle discriminazioni e dalla violenza di genere occorre smontare i concetti tradizionali alla base delle figure maschili, come dice Sted: «Se lui usa la violenza è perché cresce in un contesto che lo induce a pensare che possa farlo». Ecco che entra in gioco l’importante lavoro educativo, per portare alla luce, sin dall’infanzia, un modello ugualitario di relazione.

La presentazione, aperta dai saluti del sindaco di Mergo, Luca Possanzini, è stata moderata da Eleonora Butera, responsabile della Biblioteca Comunale, con la collaborazione della Biblioteca La Fornace e dell’associazione Teatro Giovani Teatro Pirata.

Cora Ceccarelli

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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