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IL MESSAGGIO DEL VESCOVO DON GERARDO ROCCONI: “BUONA PASQUA, FESTA DELLA MISERICORDIA”

Buona Pasqua, carissimi. E’ questa una Pasqua particolarmente importante: è la Pasqua dell’anno santo della Misericordia. E la Pasqua è fondamentalmente la festa della Misericordia. Tutto nella Pasqua nasce dalla Misericordia. Infatti per amore il Figlio ha dato la vita, per amore il Padre lo risuscita, per amore lo Spirito imprime in ogni esistenza l’immagine del Risorto.

Pasqua: tutto parla di Misericordia. E’ Misericordia la fedeltà di Gesù che accetta di offrire la sua vita perché altri abbiano vita.

E’ Misericordia la risposta del Padre che accoglie l’offerta del Figlio e l’accetta a nome di una umanità peccatrice.

E’ Misericordia l’opera dello spirito che rende figlio ogni uomo che incontra Gesù.

Pasqua: tocca ora ai credenti proclamare la Misericordia del Signore e tocca ancora ai credenti raccontare, con una immensa gratitudine, questa fede che ci è stata donata. Infatti non è la stessa cosa credere o non credere, aver conosciuto Gesù o non averlo conosciuto, sperimentare la Misericordia o brancolare nel buio.

Tutto nasce dalla Misericordia. Lo ha annunciato Gesù stesso: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna (Gv 3,16).

Questa è la Misericordia: Dio dona il suo Figlio perché chi lo accoglie sia salvo, abbia la vita.

La Pasqua, pertanto, più che mai ci appare come la festa della sconfinata Misericordia di Dio. E tutti noi, cioè corpo di Cristo, siamo chiamati a rendere visibile la Misericordia del Signore, ad esserne la vita.

Quale responsabilità abbiamo noi cristiani di non nascondere, non camuffare, non ridimensionare, non ridurre la Pasqua del Signore Gesù. Quanto stiamo dicendo vale per tutti, per la Chiesa intera. Abbiamo visto in Gesù, come agisce la Misericordia. Anzi, Gesù stesso è la Misericordia. Guardiamolo all’azione Gesù, per capire noi stessi, per capire come dobbiamo muoversi noi, come dobbiamo imitarlo. La Misericordia, cioè il Signore Gesù, è l’amore di Dio che chiama i figli a ritornare a lui.

La Misericordia è invito alla riconciliazione.

La Misericordia attende la Samaritana  e ha sete di lei e dà un nuovo senso alla vita di quella donna. la Misericordia vede Zaccheo e si ferma accanto a lui così che la salvezza possa entrare in quella casa.

La Misericordia, cioè il Signore Gesù, conduce ad un ripensamento coloro che volevano lapidare l’adultera e li libera da un peccato gravissimo e sicuramente rende il loro cuore grato a Dio per non aver commesso un omicidio.

La Misericordia abbraccia l’adultera e le chiede una vita nuova. La Misericordia accoglie l’ultimo grido, che è pentimento, di un condannato a morte e gli promette salvezza.

La Misericordia attende il Figlio fuggito e fa festa per il suo ritorno ridando nuova dignità a chi l’aveva perduta.

La Misericordia suscita sempre un rinnovamento di vita e per questo soffre di fronte al no, di fronte al rifiuto.

la Misericordia soffre quando guarda con amore il giovane ricco e lo vede allontanarsi. E sono dure le parole di Gesù, sono parole come quelle di un innamorato respinto.

La Misericordia addirittura piange quando guarda il popolo di Dio di Gerusalemme che non sa riconoscere l’amore del Signore e rifiuta l’invito a convertirsi.

Ecco come agisce Gesù che è la Misericordia.

Carissimi, buona Pasqua: è ancora un’occasione favorevole per accogliere al Misericordia, diventare i testimoni della Misericordia.

Gerardo Rocconi

 

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