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il parere dell’esperto

OSTEOPATIA OTITE E SINUSITE RICORRENTI: COME L’OSTEOPATIA PUÒ ESSERE D’AIUTO

La rubrica “Il parere dell’esperto” è uno spazio affidato a persone specializzate su argomenti di comune interesse

 

Dott.ssa Lorena Cesaretti  Osteopata, Fisioterapista

Otite e Sinusite ricorrenti: come l’Osteopatia può essere d’aiuto

Le affezioni delle prime vie respiratorie come otiti (infiammazione del canale uditivo esterno, medio o interno-detta anche labirintite-) e sinusiti (infiammazione dei seni facciali), possono avere carattere acuto e cronico ed una origine virale e/o batterica.
Durante questo processo infiammatorio le mucose che tappezzano l’interno di queste componenti anatomiche, si congestionano e cioè diventano più gonfie, inoltre producono molto più muco come reazione all’infiammazione, per cercare di risolverla.
Questo però va ad aumentare il volume delle stesse mucose, che occupano così sempre più spazio, rendendo difficile la respirazione e regalandoci un bel tono di voce nasale (nel caso di sinusiti ) e nel caso di otiti avremo dolore all’orecchio (otalgia), la sensazione dell’orecchio ovattato o addirittura ipoacusia.
Questa situazione il più delle volte è transitoria e si risolve nell’arco di alcuni giorni: possiamo usare un rimedio omeopatico e/o naturale per contenere gli sgradevoli effetti, nei casi più gravi è necessario consultare il proprio medico e ricorrere all’uso di farmaci.

Nel processo naturale di risoluzione che il nostro organismo mette in atto, si possono creare degli squilibri a carico delle ossa del cranio che contengono questi tessuti e organi: infatti la congestione delle mucose e l’eccesso di muco appesantiscono, per così dire, le logge e gli incavi e le tortuosità, che si trovano all’interno delle ossa stesse.
Questa particolarità della forma serve per svolgere al meglio la funzione di riscaldare e filtrare l’aria (nel caso dei seni) e di udire e svolgere funzioni di equilibro (nel caso dell’orecchio nelle sue diverse parti ).
L’eccesso di muco e le mucose stesse più grandi e pesanti, posizionano in maniera anomala le ossa del cranio che le contengono e così i canali di drenaggio del muco si direzionano in maniera tale che non possano più far scorrere all’esterno l’eccesso di fluidi, che ristagnando autoalimentano l’infiammazione .
Il farmaco aiuta a risolvere l’infiammazione dal punto di vista batterico, ma se le ossa e le strutture da esse contenute non si riposizionano nei giusti piani/assi, il rischio di fare una recidiva in un tempo breve è altissimo, perché quell’eccesso di muco rimane depositato e non drenato ed alla prima occasione riproduce altra infezione etc.

L’osteopatia con il suo “tocco gentile” riesce a ridonare equilibro e mobilità e adeguata posizione alle varie componenti ossee coinvolte nella funzione della respirazione e dell’udito: in questo modo si ricreano quegli spazi e quelle “giuste direzioni” che fanno si che la mucosa si decongestioni e possa drenare il muco, sia quello in eccesso che quello prodotto come lubrificante e detergente delle mucose stesse.
In questo modo l’apparato ritorna a funzionare adeguatamente e a ripristinare, a tutti i livelli, i fisiologici parametri di salute dei vari tessuti e organi che lo compongono.
Il trattamento osteopatico può agire in fase acuta per accelerare il processo di risoluzione, ma anche come prevenzione o per ridurre l’eventualità di recidive dopo che già abbiamo subito un episodio di otite/otalgia o sinusite.
Questa metodica, caratterizzata da una manualità delicata e molto poco manipolativa, è particolarmente indicata nel trattamento in età pediatrica, ma sicuro ed efficace ad ogni età.

Dott.ssa Lorena Cesaretti

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