Rosora Narrazione e viaggio, dimensioni strettamente intrecciate

Rosora – Viaggiare è una delle esperienze più straordinarie e arricchenti della vita umana: consente di esplorare realtà diverse, stimola stimola sensibilità e apertura mentale. Narrazione e viaggio da sempre stanno insieme, due dimensioni strettamente intrecciate.

Se ne è parlato sabato 17 giugno presso lo storico Palazzo Luminari, in un incontro organizzato dalla Fondazione Lavoroperlapersona.

«Viaggiare apre gli orizzonti non solo fisici ma anche culturali facendoci sperimentare situazioni inedite – secondo il presidente Gabriele Gabrielli -, permette di conoscere e capire». 

A guidare la riflessione sui legami tra narrazione e viaggio è stata Silvia Pierosara, filosofa dell’Università di Macerata, che ha esplorato il viaggio non soltanto come «scoperta e conoscenza del mondo esteriore, ma anche interiore, come scoperta di sé». Un viaggio descritto come movimento non solo fisico, ma soprattutto mentale, un viaggio da ciò che si conosce e che fonda la nostra identità al disvelamento di una nuova prospettiva attraverso l’incontro: un vero e proprio “viaggio tra identità e narrazione” come segnalato dal titolo dell’incontro.

Una narrazione, quella di Rosora, che è stata declinata, oltre che sul piano del pensiero, anche su quello antropologico e fotografico.

All’incontro è intervenuto, infatti, il noto scrittore e reporter fermano Angelo Ferracuti, ideatore della scuola di letteratura e fotografia Jack London, partner della Fondazione Lavoroperlapersona.

Ferracuti ha raccontato alcuni suoi viaggi, in particolare quelli fatti in Amazzonia che ha affidato alle pagine di un recente lavoro di successo edito da Mondadori (Viaggio sul fiume mondo. Amazzonia), scritto insieme al fotografo Giovanni Marrozzini.

«La componente principale del viaggio – ha affermato – è quella del perdersi, del sentirsi e vedersi fuori luogo e fuori del tempo».

Insomma, il viaggio come spaesamento che apre la via al rirtrovarsi. Ha ripercorso diverse esperienze di viaggio alcune fatte insieme ai giovani allievi della scuola Jack London. 

Bellissima a tal riguardo la narrazione, documentata dalla mostra fotografica “Terra Terra” allestita al piano terra di Palazzo Luminari da Giorgio Tintino, Chiara Pallotta e Michele Cardinali, collaboratori della Fondazione e ideatori dell’incontro, e raccontata dai fotografi e reporter Marta Sparvoli di Fabriano e Francesco Tavoloni di Ancona i giovani che hanno attraversato l’Appennino documentando con testi e fotografie il loro viaggio. 

È stato un incontro che ha emozionato i partecipanti e i visitatori della mostra che rimarrà aperta alcune settimane (per visitarla scrivere a [email protected]).

Al termine una sorpresa per tutti: un gustoso aperitivo organizzato insieme al Comune di Rosora, presente il sindaco Fausto Sassi e il vice Paolo Bernardini e alla Pro Loco, presente il vice presidente dell’associazione Dino Uncini, nella piccola e suggestiva enoteca ospitata nel palazzo.