Cronaca
Scomparsa Andreea La mamma a Chi l’ha visto?: «Quei resti non sono di mia figlia»
L’esame del Dna mercoledì ma diversi sono gli elementi che fanno ritenere si tratti di un’altra persona
6 Luglio 2023
Jesi – La mamma Georgeta è convinta – lo ha detto convinta ieri alla trasmissione Chi l’ha visto? -, lo scheletro ritrovato a Roma in un parco del Pigneto, non sono resti di sua figlia, scomparsa lo scorso 12 marzo 2022.
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E in effetti, seppur l’età anagrafica e la data di morte dichiarata dal medico legale dopo gli esami sui resti umani, potevano far pensare ad Andreea, come anche la collanina ritrovata indosso allo scheletro, gli altri i dettagli non coincidono: in primis lo zaino nero Love Danny Rose che non corrisponde a quello, verde fluo, della 28enne rumena scomparsa dal casolare sulla Montecarottese.
Accanto alle ossa rinvenute,.anche alcuni elastici per capelli, due neri e uno arancione, due braccialetti, uno di gomma bordeaux e uno di perline di plastica viola, la collana metallica argentata con il crocifisso e un giubbotto smanicato imbottito, di un colore tra il verde e il blu. Tutti oggetti che, secondo Georgeta, non appartengono a sua figlia Andreea.
Ma anche due placche mandibolari rilevate sul lato sinistro non portano a ritenere che si possa trattare della giovane scomparsa da più di un anno.
Anche il Procuratore della Repubblica Monica Garuisa, in una nota, aveva richiamato alla cautela.
«Allo stato non vi è alcun elemento per attribuirli alla 28enne rumena Andreea Marcela Rabciuc […] Sono in corso i rituali accertamenti svolti dalle Forze di Polizia che procedono per verificare eventuali corrispondenze tra i resti di un corpo umano, la cui identità è ignota, e persone di cui è stata denunciata la scomparsa».
I Carabinieri stanno incrociando i profili fisici e anagrafici dello scheletro con quelli contenuti nella banca dati delle persone scomparse nel 2022 e la pm Irene Bilotta, che conduce le indagini sul caso della scomparsa di Andreea, per non lasciare nulla di intentato, contattate le autorità di Roma, ha richiesto il confronto del Dna.
L’esame, effettuato mercoledì estraendo Dna anche dai denti dello scheletro ritrovato.
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