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Serra San Quirico Raddoppio, Baldelli: «Lo faremo con determinazione, in fretta»

L’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche alla notizia dell’avvio della gara: «Abbiamo lavorato con caparbietà, agli altri lasciamo le manifestazioni di folclore che nulla hanno a che fare con la politica del fare»

Serra San Quirico – «Un significativo passo in avanti di un’opera che si candida ad essere la principale direttrice per i trasferimenti tra l’Adriatico e il Tirreno che corrono lungo il corridoio europeo delle reti Ten-T».

È il commento dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, Francesco Baldelli, alla notizia dell’avvio della gara europea relativa alla progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Genga – Serra San Quirico, sulla linea Roma-Ancona.

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«Abbiamo lavorato con caparbietà per ottenere questo risultato, frutto di una visione sulle infrastrutture apprezzata anche dalla coordinatrice europea del Corridoio Baltico-Adriatico, Anne Jensen, in visita ad Ancona nel maggio dello scorso anno».

Il lotto 2, oggetto della gara europea Genga – Serra San Quirico, è proprio quello finanziato principalmente con i fondi Pnrr: 438,44 milioni di euro, a cui si aggiungono i 6,56 milioni del Contratto di Programma 2022-2026, per un totale di 445 milioni di euro.

«Fondi che – sottolinea Francesco Baldelli – qualche tifoso della decrescita infelice dava per spacciati ma che, invece, mettiamo a terra come da cronoprogramma. Ricordo che, per il solo tratto marchigiano della Ancona-Roma sono ad oggi disponibili risorse per oltre 1 miliardo e 186 milioni. Agli altri lasciamo volentieri le manifestazioni di folclore, che nulla hanno a che fare con la vera politica del fare, ma alimentano il cattivo gioco delle fake news, finalizzato solo a creare un po’ di momentanea notorietà e molta confusione. Noi, al contrario, proseguiamo diritti verso l’obiettivo di proseguire nello sviluppo all’insegna della sostenibilità sociale, economica e ambientale, un aspetto, quest’ultimo, messo in evidenza».

L’intervento di potenziamento e raddoppio, oltre a ridurre i tempi di percorrenza di 39 e 49 minuti a seconda della tipologia di treno sull’intera tratta tra Ancona e Roma, è destinato anche ad accrescere la competitività di tutta la fascia appenninica e dei distretti industriali presenti nel Centro Italia.

«Grazie al gioco di squadra di Rfi e della politica messa in campo dalla Giunta Acquaroli e dal Governo Meloni – dice l’assessore – le Marche si avviano a recuperare alcuni decenni di mancata visione sulle infrastrutture. Le grandi opere, come ci ha insegnato lo stesso visionario Silvio Berlusconi che credeva nell’alta velocità e alta capacità ferroviaria e che ne ha davvero realizzate tante nel corso dei suoi incarichi di Governo, esigono una altrettanto grande visione. Perché solo chi ha visione può realizzare, passo dopo passo, quelle infrastrutture necessarie per lo sviluppo. Noi lo faremo con determinazione e, soprattutto, lo faremo in fretta. Obiettivo: rientrare al più presto nel rango delle regioni più sviluppate d’Europa e ritornare a essere una delle principali locomotive della nazione».

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