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Vallesina L’accorpamento scolastico che divide

Il sindaco di Cupramontana fiducioso, nessuna penalizzazione, ma da Serra San Quirico “Officina Civica” risponde: «Così non va e la responsabilità è da ricercare nelle gravi carenze dell’Amministrazione comunale»

Vallesina – All’indomani dell’annuncio dell’accorpamento degli Istituti comprensivi di Cupramontana e Staffolo (Ic “Luigi Bartolini”), Serra San Quirico, Rosora e Mergo (Ic “Don Mauro Costantini), con delibera della Giunta regionale che affida alla Capitale del Verdiccio la dirigenza e la segreteria, non sono mancate le reazioni.

E in questo senso il primo cittadino di Serra San Quirico non ci sta, annunciando un probabile ricorso al Tar sulla querelle della sede amministrativa.

Più pacati sono invece i toni di Enrico Giampieri, sindaco di Cupramontana, che ne prende atto e con spirito di collaborazione assicura che «garantiremo tutto il necessario sostegno, assieme alla dirigenza scolastica, affinché tale unificazione non intacchi l’ottimo funzionamento di entrambi i Comprensivi».

«Il motivo dell’assegnazione riguarda il numero superiore degli studenti iscritti, la sede con la sua centralità funzionale, operativa, didattica, oltreché rappresentare un territorio omogeneo, parzialmente montano e montano, con identiche problematiche e medesime priorità».

«L’accorpamento organizzativo non si deve tradurre per nessun motivo in un impoverimento della qualità culturale e didattica delle nostre scuole, ma in opportunità per un’istruzione migliore al passo con i tempi». 

Nessuna scuola sarà penalizzata e, soprattutto, nessun plesso verrà chiuso e sarà comunque garantita anche una segreteria amministrativa distaccata e funzionante per docenti e genitori, come si può leggere nella delibera nella quale “si evidenzia che il dimensionamento scolastico, qui approvato, non comporta alcuna riduzione dei plessi scolastici attualmente presenti nel territorio regionale. Comunque si fa espressa raccomandazione, per le Istituzioni scolastiche collocate su più Comuni, di mantenere un servizio di segreteria per le famiglie anche nei plessi distaccati nei Comuni in cui non è stata collocata la sede dell’autonomia scolastica”.

Dal fronte dell’opposizione del Comune di Serra San Quirico, Debora Pellacchia e Fabrizio Giuliani di Officina Civica, se pur non d’accordo con l’accorpamento, affermano a loro volta che la dirigenza spettava a Serra San Quirico.

«In primo luogo – sottolineano – la responsabilità è da ricercare nelle gravi carenze dell’Amministrazione comunale di Serra San Quirico, incapace di tessere relazioni e portare avanti l’opera di ristrutturazione di ben due plessi scolastici, uno nel capoluogo e l’altro periferico».

«Tale assenza e incapacità ha permesso ai ben noti burattinai della Vallesina di organizzare quello che appare come un vero e proprio arbitrio. Come forze di opposizione che, vorremmo ricordare, a Serra San Quirico rappresentano oltre il 60% dei votanti alle amministrative del 2019, chiediamo che si corregga tale grave ingiustizia. Certo, invece che impelagarsi in fantasiosi, controproducenti e costosi ricorsi contro Ferrovie dello Stato, Ministeri, Regione etc…,  che costeranno caro alla comunità di Serra San Quirico e non solo come spese processuali, in questo  caso sarebbe veramente utile ricorrere alla giustizia amministrativa per ripristinare il diritto».

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