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CALCIO&BASKET LA RUBRICA “L’OPINIONE DI EVASIO SANTONI”

evasio.santoni_jesiIl Matelica ha vinto a Jesi, anzi sarebbe meglio dire che la Jesina ha perso contro il Matelica e la squadra di Bugari ci ha messo del suo per perdere davanti ai propri sostenitori. Molti dei quali lo avevano ampiamente pronosticato soprattutto quelli che hanno auto la sfortuna di veder perdere sistematicamente i leoncelli lontano dal Carotti. La squadra non ha gioco e quando alcuni titolari sono assenti per malattia od infortunio Bugari va in difficoltà. Domenica poi in occasione del rigore a favore, sbagliato da Ragatzu sullo 0-0,  si è anche capito che a livello di organizzazione e di gerarchie regna nella squadra una sorta di anarchia. È  vero che il campo non ha dato merito a quello che la Jesina ha proposto ed alla fine sono stati gli episodi, come spesso accade, a scrivere il risultato finale. Ma l’idea che in tanti si sono fatti è che la squadra è in completa involuzione con l’allenatore che ci ha messo del suo prima, durante e dopo la partita. Prima perché contro il Matelica ha sbagliato completamente formazione; durante perché in corsa non ha saputo cambiare impostazione ed uomini;  dopo, ma qui le responsabilità della società sono tante ed evidenti, e non si capisce il perché di questo comportamento, considerando incomprensibile e lontano da ogni logica che l’allenatore adotti un silenzio stampa motivato dal fatto che a suo dire la stampa e chi legge modifica o fraintende le sue dichiarazioni. Non ci sono prove a quello che Bugari sostiene ma solo valutazioni soggettive e di comodo. Tutti avrebbero voluto conoscere alcune cose importanti. Perché Cardinali, Ambrosi e Pierandrei non hanno giocato? Perché sul dischetto si è presentato Ragatzu e non Trudo?  Le risposte non ci saranno fino a che la Jesina non avrà ottenuto la salvezza matematica perché solo allora l’attuale allenatore della Jesina si degnerà di ritornare a parlare e far conoscere le sue scelte. Come se quelli che pagano il biglietto non hanno diritto di conoscere. Con la speranza e l’auspicio che la salvezza giunga in tempi rapidi altrimenti bisognerà rivolgersi alla immaginazione. L’Aurora invece ha vinto e momentaneamente si è tolta dalla zona play out: la salvezza diretta è possibile. La buona vena di Santiangeli, Guye e Hunter hanno costruito il punteggio finale. Lasi ha elogiato gli uomini della panchina: Battisti, Janelidze e Maganza. Buon segno. Nel frattempo le vittorie sembrano aver aperto orizzonti nuovi e spalancato le porte per l’ingresso di un primo sponsor. In queste ore la società sta presentando un nuovo marchio, buon auspicio non solo per un positivo finale di stagione ma anche e soprattutto per gettare solide basi per il futuro.

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