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Cingoli Festa Sant’Esuperanzio nel quarantennale della ricognizione

Giornata clou mercoledì 24 con la solenne concelebrazione religiosa presieduta da mons. Armando Trasarti, oggi vescovo emerito della diocesi di Fano, con lui tutti i sacerdoti dell’unità pastorale cittadina

Cingoli – All’inizio di un nuovo anno la città si prepara a celebrare la figura del suo patrono Sant’ Esuperanzio.

La festa liturgica cade come sempre il 24 gennaio, in ricordo del ritrovamento delle sacre reliquie avvenuto il 24 gennaio 1495, a seguito degli interventi di restauro del sacro tempio. I monaci di allora le avevano nascoste nel pavimento della chiesa per scongiurare il definitivo smarrimento a causa delle invasioni barbariche

La festa, come sempre contenuta, data l’inclemenza delle temperature invernali, si articola tuttavia in una serie di appuntamenti religiosi, culturali e ricreativi.

I sacri riti si svolgeranno tutti nella chiesa Collegiata dedicata al Santo e gioiello di architettura romanica. Il triduo di preparazione ha preso il via proprio ieri, domenica 21 gennaio, per proseguire oggi lunedì e domani con la messa delle ore 18, preceduta dal rosario.

La giornata clou sarà mercoledì 24 (scuole e uffici saranno chiusi per la circostanza), con le messe delle ore 10 e delle ore 17, ma l’appuntamento di spicco è quello delle 11.30, con la solenne concelebrazione religiosa presieduta da mons. Armando Trasarti, oggi vescovo emerito della diocesi di Fano, con lui tutti i sacerdoti dell’unità pastorale cittadina.

Saranno presenti i Sindaci di Cingoli e di Montefelcino, gli amministratori comunali, i comandanti delle Forze dell’ordine, i rappresentanti della Pro Loco e delle associazioni cittadine.

Al termine il primo cittadino consegnerà gli attestati a tutti coloro che hanno preso parte alle varie iniziative che si sono svolte durante il periodo natalizio, promosse in collaborazione con la Pro Loco.

Nel pomeriggio il tradizionale rinfresco sotto il loggiato offerto dal Comitato esuperanziano.

La giornata festiva vedrà anche la chiusura della decima edizione della mostra presepiale “Venite, adoriamo!”, promossa dall’associazione patronale.  

Quest’anno la ricorrenza religiosa assume un carattere particolarmente importante per l’intera comunità religiosa e civile in quanto sarà ricordato il quarantennale della ricognizione delle reliquie avvenuto il 24 gennaio 1984, a opera del propulsore, mons. Adriano Pennacchioni, indimenticato ultimo priore di Sant’Esuperanzio, con il vescovo mons. Tarcisio Carboni che diede l’autorizzazione.

In modo permanente in chiesa si potrà assistere alla proiezione di un filmato con documenti e fotografie di quello storico evento. Durante il periodo estivo, poi, saranno organizzati incontri per la cittadinanza, per illustrare le fasi organizzative che portarono all’apertura dei contenitori e allo studio dei reperti ossei rinvenuti. 

Sarà un momento di certo emozionante per ricordare a chi c’era e far conoscere a chi è venuto dopo, quanto avvenne quarant’anni fa, cosa emerse e quali curiosità vennero alla luce. 

Oggi le reliquie di Sant’Esuperanzio sono ben custodite nell’urna al di sotto del simulacro che vede il patrono giacente, vestito degli abiti vescovili.

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