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Cingoli Piano Sanitario, «si creano le condizioni per il rilancio dell’ospedale»

Raffaele Consalvi: «Il contenitore è importante ma va riempito di contenuti»

Cingoli – Con l’approvazione del Piano Sanitario si creano le condizioni per il rilancio dell’ospedale di Cingoli, situato in zona montana e disagiata. Finalmente si chiude il cerchio di una vicenda iniziata nel 1983 con il primo Piano Sanitario fino all’ultimo del gennaio 2020. Ogni Piano che si è susseguito fino ad oggi poneva Cingoli nel limbo: non veniva riconvertito per la sua collocazione in zona disagiata, ma allo stesso tempo non era ben chiara la sua collocazione ospedaliera.

Raffaele Consalvi

Oggi con il nuovo Piano, prendendo un assunto del Piano della Giunta Cerescioli che parificava la realtà di Cingoli a Pergola e Amandola, si definiscono finalmente i termini legislativi per porre la parola fine a una vicenda che si trascina da quarant’anni dove noi, a prescindere da chi governava la Regione, siamo sempre stati dalla parte della difesa dei servizi sanitari e ospedalieri della nostra zona.

Fatto questo fondamentale passo non è che magicamente i problemi siano risolti. Il Piano Sanitario dà riferimenti normativi, delinea la cornice. L’atto fondamentale sarà il Piano Aziendale che dovrà predisporre il nuovo direttore dell’Ast.

In quel documento ci auguriamo che siano presenti le risorse finanziarie specifiche, un piano di assunzioni, il funzionamento del pronto soccorso o punto di primo intervento che dia modo agli operatori, attraverso il supporto funzionante della radiologia e laboratorio analisi, di fare la diagnosi del paziente e da lì ricoverarlo o trasferirlo presso i centri più attrezzati in linea con la filosofia del Piano Sanitario che classifica le strutture in base a una organizzazione fatta per complessità e intensità di cura, dove tutti i nodi della rete debbono essere interconnessi tra di loro.

Fondamentale per dare dignità alla struttura sarà il riportare a strutture complesse sia il reparto di Medicina che quello di Riabilitazione. Come sarà importante potenziare i servizi poliambulatoriali e di distretto (la famosa Casa della Salute) ridotti ai minimi termini.

Per ultimo ma non per importanza, un piano di rinnovo di alcune attrezzature dove si possa sfruttare anche la telemedicina e il completamento da un punto di vista edilizio di alcuni locali.

Questi sono solo alcuni elementi su cui ci si dovrà misurare, per capire le vere intenzioni, in quanto il contenitore (il Piano) è importante ma va riempito di contenuti.

Raffaele Consalvi

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