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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

SIGISMONDO-LAND

 

C’è una frase che un uomo non vorrebbe sentirsi dire mai e poi mai dalla propria donna. Una frase al cui cospetto “Vieni qui che ti devo parlare” diventa una tiepida carezza. E quella frase è: “AMORE, ANDIAMO ALL’IKEA?”. È una frase che solitamente la donna pronuncia senza preavviso, colta da raptus mentre fissa un punto invisibile sul muro, dove sta immaginando un quadro, una tenda, una mensola o qualcosa di indefinito che sicuramente gli svedesi, nell’immensa vastità del loro sadismo domestico, hanno concepito.

Una frase dopo la quale tu, consorte sottomesso, in men che non si dica ti ritroverai catapultato in un capannone industriale popolato da oggetti casalinghi di ogni forma e dimensione, con nomi da codice fiscale alieno che un apparato vocale umano non è in grado di pronunciare: Karlstaaad, Grundtal, Bjursta, Smörboll. Tu mi dirai: ma che madonna voldì? Non vòle di’ UN CAZZO, ecco che vòle di’! Sigismondo Ikea, fondatore dell’omonima catena, quando necessita di un nome per un mobile, registra i lamenti della suocera che soffre de renella renale e poi a casaccio li appioppa ai prodotti. Ah fresconi, quello ce piglia a tutti per il culo! Ma sai le risate che si fa, lui, coi castelli a sbluso che si ritrova, mentre noi facciamo la fila per avere il cavatappi ergonomico “Cazzenberg” a 9 euro e 99 centesimi? Già, perché, nel diabolico regno di Billy, il 99 è fondamentale: ti serve un portasapone? Lo trovi a 2 euro e 99. Lo scopettone per il cesso? 4 euro e 99. Gli asciugamani abbinati allo scopettone? 9 euro e 99. Indovina quanti euri c’hanno inculato co’ ‘sta storia del 99? Perché, convinto de spende poco, butti a tutta randa nel carrello, poi arrivi alla cassa e la signorina Inkiappårøl con un bip te secca la carta de credito!

Sto bel popò de lavoro per trascorrere, una volta a casa, 14 ore di fila a montare (a cazzo di cane) un mobiletto di merda che in fondo neanche ti serviva, rischiando l’embolia cerebrale per colpa di quei disegnini egizi al posto delle istruzioni. Ma porca de una Stoccolma ladra, tre righe de spiegazione, dico tre, ce le vòi spreca’?? No, hai da morì mentre avviti quella smiliardata de pezzi, piegato, lobotomizzato, geneticamente modificato dal volere de Ikea Family. Tu non te ne sei accorto, ma prima, mentre camminavi per la gincana espositiva, è stata sprigionata dal soffitto una sostanza tossica che ti ha reso incapace di intendere e ti ha indotto per sempre alla dipendenza dal compensato fiammingo. Hai presente quel rincoglionimento post anestesia chirurgica che ti pervade dopo un po’ che giri nei reparti? Beh, caro mio, quello è Sigismondo che ti gasa a tutta randa per piegarti al volere di Godmorgon! E prima di uscire, per darti il colpo di grazia, te rifila le polpettine de lontra scandinava: te magni una decina de quelle e te ritrovano dopo una settimana dentro una cassa a forma de salmone…naturalmente smontata!

Gioia Morici

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