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Cronaca

FABRIANO Centro diurno, riapertura complicata

Santarelli: «Ribadisco che il Comune non può comunicare la riapertura dei centri diurni fino a quando i gestori degli stessi non hanno visto approvato il progetto sottoposto all’U.O. SeS»

 

FABRIANO, 2 luglio 2020 – Sempre più complicata la riapertura del Centro diurno (leggi l’articolo). E così per le famiglie che prima dell’emergenza Covid avevano usufruito della struttura per i loro anziani, adesso i tempi per l’assistenza si allungano (leggi l’articolo).

Il sindaco Gabriele Santarelli sottolinea questo aspetto: «Il comune non ha alcun ruolo. Ribadisco che il comune non può comunicare la riapertura dei centri diurni fino a quando i gestori degli stessi non hanno visto approvato il progetto sottoposto all’ U.O. SeS. Anche in quel momento non siamo in grado di prevedere quanto tempo è necessario per eseguire i tamponi ad utenti e operatori in quanto non è competenza dei comuni eseguirli né tanto meno processarli. Non sono nemmeno a conoscenza di alcuna liberatoria sottoposta alle famiglie degli utenti».

Però, dato che ormai da giorni l’argomento è diventato terreno di scontro tra il primo cittadino fabrianese e la consigliera regionale Romina Pergolesi (leggi l’articolo), Santarelli una stoccata gliela riserva: «Nel suo ultimo comunicato dice che si riferisce ad altri comuni e allora eviti di nominare il nome di Fabriano quando si appresta a lanciare accuse così generiche. E un consiglio: cambi informatore».

In realtà l’esponente del M5S nell’ultima dichiarazione aveva invece puntato il dito proprio contro Santarelli: « «La Regione – spiega la consigliera regionale – ha chiesto ai Comuni di inviare i piani territoriali e le date di riapertura dei centri diurni. Fabriano non risulta tra quei comuni che hanno indicato le date di riavvio del servizio, come si evince dalla Tabella A della DGR 665 del 3 giugno. Anche in occasione di un’audizione in Regione, sull’approvazione del regolamento dell’assemblea dei sindaci Santarelli aveva dimostrato di non conoscere le competenze tra i vari enti, quindi non mi scandalizza il suo far confusione. Le associazioni e le famiglie di persone disabili che mi hanno contattato avevano bisogno di risposte soprattutto in merito alla richiesta di sottoscrivere di una liberatoria che esonerava da ogni responsabilità` gli enti gestori dei servizi ed io sono felice di poter esser stata utile, non la prenda come un fatto personale, la tematica interessa anche altri comuni, il mondo non ruota solo attorno a lui».

(red.)

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