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Falconara Piano del Verde un unicum nelle Marche

L’illustrazione in commissione ambiente presenti i professionisti che lo hanno redatto, giardini tascabili e censimento arboreo

Falconara – Il Piano del Verde è un documento complesso elaborato con il contributo dell’Università Politecnica delle Marche e del dottor Riccardo Frontini, agronomo consulente del Comune. Si divide in due parti, quella relativa alla programmazione e quella normativa. Quest’ultima include tra l’altro il censimento arboreo, il grado di rischio e la gestione di rischio del verde e in futuro il bilancio arboreo. 

È un piano, quindi, non solo programmatico ma anche gestionale, che dà indicazioni precise sulle procedure da adottare. Queste, come spiegato dal dottor Frontini, tengono conto anche della economicità della gestione degli alberi. Si tratta del primo Piano del Verde a livello regionale e tra i primi a livello nazionale che comprende un piano di gestione del rischio arboreo.

Il documento è stato illustrato durante la commissione consiliare ambiente, che si è tenuta nel pomeriggio di ieri, 10 ottobre, dallo stesso Frontini e dall’architetto Giovanni Marinelli, dell’Area Urbanistica dipartimento Simau dell’Università Politecnica delle Marche.

Presenti all’incontro, oltre a tecnici comunali e consiglieri, anche tanti cittadini, tra rappresentanti di associazioni ambientaliste e unioni spontanee che si occupano del patrimonio verde. La seduta è stata guidata dalla presidente di commissione Giorgia Fiorentini.

«Sono molto soddisfatta – ha affermato – perché questo strumento innovativo per la gestione e la programmazione delle azioni inerenti al verde, pubblico e privato, concretizza l’impegno che l’Amministrazione Signorini negli anni si era assunta».

L’architetto Marinelli ha spiegato che il Piano del Verde del Comune di Falconara contiene aspetti molto innovativi, come la progettazione di infrastrutture verdi e blu.

Le prime sono l’insieme di specie arboree ed elementi vegetali, le seconde sono opere per gestire acque meteoriche ed effetti del cambiamento climatico, come prevedere pavimentazioni assorbenti per fronteggiare le cosiddette bombe d’acqua. Tratta anche di strategie rispetto alla rete ecologica comunale, come quella di potenziare le dotazioni ambientali come risposta all’inquinamento, di servizi ecosistemici e biodiversità, di aree verdi pubbliche attrezzate e di agricoltura urbana, come gli agrinido e gli agriturismo.

Tra le proposte degli esperti per migliorare il verde urbano, la creazione di giardini tascabili, piccole aree verdi che occupano spazi e intersezioni altrimenti inutilizzati su modello di un progetto lanciato negli anni ’60 negli Stati Uniti.

Un’altra strategia è quella della piantagione preventiva, per migliorare le aree dimesse o i lotti inedificati. Proprio in questa direzione va l’iniziativa del Comune di Falconara, che dalla primavera 2022 ha esentato dal pagamento dell’Imu i proprietari di terreni edificabili che piantano alberi anziché costruire nuovi edifici. Anche la progressiva sostituzione di pavimentazione impermeabile con materiali drenanti è una pratica in parte avviata sul territorio falconarese con la riqualificazione di via Flaminia, che ha comportato la realizzazione con asfalto drenante della porzione di strada destinata alla sosta sul lato mare.

Più pratico l’intervento dell’agronomo Riccardo Frontini, che ha parlato tra l’altro del Piano del rischio arboreo, basato sul rischio e sul calcolo economico dei costi di gestione del rischio stesso. I relativi controlli saranno effettuati ogni 2 o 3 anni. Il Piano di valutazione e il Piano di manutenzione indicano le priorità degli interventi, a fronte di risorse che, per gli enti pubblici, sono sempre più limitate. Per questo le pianificazioni permetteranno di intervenire dove il rischio risulterà più alto con un evidente risparmio in termini economici.

A testimonianza della forza innovativa del Piano del Verde di Falconara il grande interesse che questo ha suscitato in altri Comuni sin dalla sua pubblicazione. Il documento è stato illustrato anche nel corso di convegni a Pescara e Napoli, che lo hanno preso a modello.

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