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Falconara Recuperata lettera del 1824, sarà custodita nell’archivio storico

Ad opera dei Carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale e indirizzata al gonfaloniere, anche il Museo della Resistenza si è arricchito di nuove carte donate dalla famiglia Sbaffi

Falconara – L’archivio storico comunale e il Museo della Resistenza si arricchiscono di documenti inediti e di grande rilevanza storica.

I Carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale hanno recuperato un documento comunale inedito e molto significativo risalente a due secoli fa: si tratta di una lettera indirizzata al gonfaloniere che ora sarà custodita nell’archivio storico comunale.

La lettera è stata scritta nel 1824, quando al vertice burocratico del Comune c’era il gonfaloniere, l’Italia non era ancora una nazione e le Marche facevano parte dello Stato Pontificio.

La missiva è firmata dalla signora Francesca Bonandrini Cresù che aveva scritto al gonfaloniere del comune di Falconara, che a quel tempo era il Priore Giuseppe Patrignani, per concordare il prezzo di vendita di un terreno, sul quale realizzare una strada. Il prezzo, all’epoca, era espresso in baiocchi e la terra si misurava in canne.

Grazie al lavoro dei Carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale il documento è entrato nella disponibilità del Comune di Falconara ed è attualmente uno dei più antichi conservati nella struttura di Piazza del Municipio.

Nell’immediato dopoguerra era stato realizzato infatti uno scarto non autorizzato ai documenti conservati presso l’archivio falconarese, in gran parte risalenti ai secoli passati. Si salvarono solo alcuni documenti riferiti al periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900, mentre tutta la documentazione relativa al periodo dal 1928 al 1948 è oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Ancona, poiché in quel periodo il Comune di Falconara aveva perso la sua autonomia.

Anche il patrimonio documentale del Museo della Resistenza si è arricchito di nuove carte, donate dalla famiglia Sbaffi: si tratta, in particolare, di uno scambio epistolare avvenuto tra il 1934 ed il 1936 tra Egidio Sbaffi e i suoi familiari, durante gli anni in cui svolgeva il servizio militare ed era impegnato nella campagna d’Etiopia.

Le lettere saranno collocate nell’archivio posto all’interno dei locali del Museo. I nipoti di Egidio Sbaffi hanno donato il carteggio consapevoli che l’Amministrazione comunale saprà valorizzare, conservare e permettere ai ricercatori di studiare le lettere.

«La donazione – dice il sindaco Stefania Signorini – costituisce un enorme valore per tutta la cittadinanza e per il Museo della Resistenza intitolato a Goffredo Baldelli, che conserva ed espone anche oggetti di vario genere, donati dai falconaresi, riguardanti la storia della prima metà del XX secolo».

(foto in primo piano, il Museo della Resistenza)

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