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Grusol Anziani non autosufficienti e liste di attesa, dati mancanti

Necessario che i Sindaci assumano con determinazione i problemi dei loro cittadini malati e più fragili

Moie – Lo scorso 27 ottobre il Consiglio comunale di Jesi ha discusso l’interrogazione del consigliere Coltorti sul tema delle liste di attesa nelle strutture residenziali nel Distretto di Jesi.

L’interrogazione prendeva spunto da una proposta rivolta ai consiglieri comunali da parte del Gruppo Solidarietà

La risposta dell’Ast, Distretto di Jesi, conferma tutte le criticità che da tempo il Gruppo evidenzia. Compresa la mancanza di trasparenza del sistema di accesso ai servizi residenziali. 

In particolare, nonostante sia un obbligo di legge, dal 2010 nel Distretto di Jesi non è ancora presente il dato del numero effettivo di anziani in lista di attesa. Ciò determina un duplice effetto: l’impossibilità di conoscere quante sono effettivamente le domande in lista e per gli utenti conoscere i potenziali tempi di attesa (posto in graduatoria). 

La conoscenza rigorosa del numero di persone in lista è condizione necessaria per sviluppare pressioni nei confronti della Regione Marche e delle Aziende sanitarie al fine di aumentare da subito il numero dei posti convenzionati. 

Particolarmente grave poi la situazione delle persone con demenza che nell’intero territorio del Distretto di Jesi (100.000 abitanti) non hanno sostanzialmente nessun posto dedicato a disposizione. Secondo dati regionali le persone con demenza occupano il 41% dei posti convenzionati. 

A questo si aggiunga il problema degli anziani non autosufficienti e con demenza ricoverati nelle Case di Riposo che sono strutture destinate agli anziani autosufficienti. Sono circa 200 i posti presenti nel territorio e seppur richiesto non è stato fornito il dato delle persone che vi sono impropriamente ricoverate.

Il Gruppo ha quindi sollecitato il Comitato dei Sindaci dell’Ambito territoriale di Jesi a prendere iniziative a riguardo ricordando che «il dovere dei Comuni di rappresentare le esigenze dei propri cittadini e di tutelarne il diritto alla salute. Garantire risposte adeguate alle necessità della popolazione, assicurare una migliore qualità di vita alle persone, significa lavorare per costruire un futuro migliore per ciascuno di noi e per i nostri cari». 

QUI la proposta di interrogazione, il documento del Distretto di Jesi e le lettere inviate dal Gruppo Solidarietà al Comitato dei Sindaci, AST Ancona e Regione Marche.

(foto in primo piano, la sede del Gruppo Solidarietà presso la biblioteca di Moie)

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