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Jesi Al museo Federico II l’incontro di due culture

L’interessante serata proposta dalla Fondazione, occidente e mondo arabo raccontati dalla giornalista e scrittrice italo-siriana Asmae Dachan

Jesi – “La conoscenza come antidoto alla paura, occidente e mondo arabo tra passato e presente”, il tema della conferenza di giovedì scorso nel cortile del Museo Multimediale dedicato a Federico II, nell’omonima piazza.

L’interessante serata costituisce il primo incontro di quelli programmati dalla Fondazione Federico II Hohenstaufen per il periodo estivo ed esprime appieno l’intento di quest’anno di dedicarsi all’argomento delle Crociate. E per la Fondazione erano presenti il presidente Paolo Mariani, la vicepresidente e direttrice del Centro studi, Franca Tacconi, la funzionaria Lucia Ceppi.

Ad aprire l’evento serale la musica del Lotar suonata da Rachid, marocchino residente a Serra de’ Conti che ha creato un’atmosfera del tutto particolare, intima e riflessiva

Importante quanto significativo il collegamento con il presente e la realtà che viviamo, sfatando diffusi stereotipi

La voce che ha portato questo messaggio è stata quella di Asmae Dachan, giornalista, fotografa, poetessa e scrittrice italo-siriana, personaggio di spicco e di grande spessore, esperta di Medio Oriente, Islam e dialogo interreligioso, Siria, diritti umani. Nel giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.  

Wahbi Youssef e il web designer Zack Mouny

E ha affascinato il pubblico con una precisa analisi della realtà dell’area mediterranea e delle forze contrapposte, superficialmente chiamate Occidente e Oriente

Al termine dell’incontro, degustazione di dolci e bevande arabe allestite con maestria da Wahbi Youssef a Jesi da 27 anni, che ha spiegato quanto preparato proprio alla luce di un interscambio di civiltà. 

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