Jesi Amazon: «Speriamo in un regalo di Natale»

Lo ha detto il Sindaco durante il Consiglio comunale: la risposta tra pochi giorni, mediazione anche per l’edificio delle ex Giuseppine

di Tiziana Fenucci

Jesi, 16 dicembre 2022 – «Speriamo di poter fare un regalo di Natale al nostro territorio – ha detto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo nel suo intervento durante il Consiglio comunale di ieri -. Sono tanti i cittadini che mi chiedono notizie sugli sviluppi. Abbiamo interlocuzioni continue tra i soggetti interessati alla trattativa, tra cui l’Interporto e la Regione Marche. Per quanto riguarda le Istituzioni siamo allineati e abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per portare a compimento la procedura. Adesso dobbiamo aspettare la chiusura dei negozi contrattuali, che dovrebbe arrivare a breve. Speriamo di poter fare un regalo di Natale al nostro territorio quest’anno».

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Queste le parole del primo cittadino per raccontare gli sviluppi della trattativa Amazon.

Tra i vari argomenti trattati dal Sindaco, anche l’aggiornamento sulla situazione del cantiere allo stabile delle ex Giuseppine, per cui dopo la sentenza del Tar il Comune si era preso l’impegno di fare da paciere tra le parti e cercare di trovare la strada per riprendere i lavori.

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«Abbiamo fatto ulteriori incontri con il condominio, la proprietà e i carmelitani e stiamo lavorando con l’assessore Valeria Melappioni a una soluzione possibile. – ha spiegato il Sindaco -. Al momento ci sono un paio di opzioni sul piatto della bilancia, ma dobbiamo organizzare un confronto anche con la Soprintendenza prima di decidere, dopodiché arriveremo a un compromesso. Non sarà di certo una trattativa semplice ma la situazione richiede di trovare una soluzione in tempi veloci, anche in base a quanto richiesto dalle pronunce del Tar».

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E’ di pochi giorni fa, infatti, la decisione del Tar che per la seconda volta si è pronunciato respingendo il ricorso presentato dalla Apotema Costruzioni che sta seguendo i lavori di ristrutturazione del complesso. Un no che fa seguito a quello di due mesi fa al Condominio Pergolesi. Entrambi i ricorsi si opponevano allo stop dei lavori, stabilito dalla Soprintendenza dei beni culturali, almeno per la porzione di cantiere che interessava la parete confinante con la chiesa di San Nicolò, nella quale i frati Carmelitani avevano segnalato infiltrazioni di acqua, che aveva proposto una variazione al progetto richiedendo l’arretramento di almeno 1,6 metri della nuova costruzione dalla chiesa, per garantirne la tutela.

Il Comune ha sempre cercato di mediare tra le parti sia nella sua veste istituzionale, sia come proprietario di una porzione dello stabile delle ex Giuseppine, acquisito con l’eredità Cesarini, nel quale si intende realizzare una casa famiglia.

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