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Jesi Chiusura Ponte San Carlo? Attiviamo gli spostamenti con “Mobility as a Service”

Servizi di trasporto collettivo che modificano il percorso in base alle prenotazioni degli utenti sul territorio attraverso un’App o con risponditori telefonici automatici, un’evoluzione degli spostamenti con l’autobus o con la propria auto

Ponte san carlo jesi

Jesi – Soluzioni di Mobility-as-a-Service per il quartiere Minonna e non solo. Il problema della mobilità del quartiere Minonna a seguito della ricostruzione del ponte San Carlo, che si prolungherà verosimilmente per almeno due anni, offre lo spazio per implementare uno dei
servizi di MaaS (Mobility as a Service).

La cui offerta esiste da tempo ma che non sono ancora entrati nell’immaginario delle possibilità e nell’esperienza delle persone che dovrebbero utilizzarlo, semplicemente perché in pochi li hanno ancora visti in opera.


Di cosa stiamo parlando precisamente? Non possiamo pubblicare link per evitare di fare pubblicità, ma cerchiamo di spiegare brevemente. Si tratta di servizi collettivi in grado di modificare ed ottimizzare il percorso secondo le prenotazioni che avvengono in tempo reale attraverso una App, ma che possono essere resi fruibili anche a persone meno avvezze alla tecnologia per mezzo di risponditori telefonici automatici.


Tramite una piattaforma che restituisce i dati di utilizzo, il gestore può modulare l’offerta ora per ora e quindi ottimizzare i costi, ed inoltre assicurando un servizio: celere, con tempi di ciclo molto più rapidi rispetto alla periodicità fissa di bus che viaggiano vuoti su percorsi fissi, facile da usufruire, dato che non occorre conoscere la disposizione delle linee urbane fisse, poiché
si può salire e scendere ovunque, all’interno dell’area servita.


Il fatto che esista il problema specifico per il quartiere potrebbe facilitare l’individuazione di
finanziamenti ad hoc per introdurre il servizio in via sperimentale, integrando la rete di trasporto pubblico attuale. Una volta che gli utenti si siano abituati all’estrema comodità del servizio, sarà semplice trasformare il modo in cui esso viene erogato su tutta la città.


Enti di ordine superiore potrebbero essere interessati ad erogare finanziamenti al fine di validare un modello di trasporto eco-sostenibile riutilizzabile sul territorio regionale e nazionale. In tempi di riformulazione del Pnrr, questo potrebbe essere un progetto da inserire nelle misure di abbattimento del particolato e della Co2 emessa dal trasporto privato.


Il potenziale è enorme. Il servizio è l’unico che possa sostituire la flessibilità dell’auto di proprietà (come i taxi) a costi minori del servizio pubblico tradizionale, adatto a tutte le fasce d’età (diversamente dai monopattini, ad esempio).


Ogni famiglia potrebbe in teoria acquistare una sola auto per i viaggi a lunga percorrenza,
mentre il dibattito sui parcheggi e sulle auto elettriche in città verrebbe superato. I genitori,
anziché accompagnare i figli a scuola o per le attività sportive, potrebbero affidarli al servizio
confidando nella semplicità e nella precisione di tempi e luoghi.


Nella nostra visione si potrà un giorno gradualmente allargare l’area di servizio dai soli residenti a Minonna fino ad includere i Comuni limitrofi e realizzare di fatto la connettività necessaria a far sì che la Vallesina diventi una unica, verdissima, città di 100 mila abitanti ove è possibile vivere in piena campagna con tutti i servizi a portata di schiocco di dita: “Spock… teletrasporto!

Per Jesi

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