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Cronaca

JESI COLDIRETTI MARCHE, IN CALO LA PRODUZIONE DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

JESI, 30 ottobre 2017 – Notizie contrastanti dal mondo agricolo in materia di olio extravergine d’oliva; nelle Marche si sta registrando un calo di circa il 30% nella produzione, arrivata a 2,5 milioni di chili.

“La buona notizia – dice Coldiretti Marche – è che il caldo ha di fatto cancellato gli attacchi della mosca olearia” che lo scorso anno vanificò gran parte del lavoro speso dagli agricoltori per combattere questa aggressione.

Ritorniamo alla brutta notizia del calo di olio prodotto; questa diminuzione è motivata dalla piccola taglia degli acini, dovuta ad un andamento climatico anomalo per la nostra terra, è conseguentemente alla bassa resa. Se nella annate scorse occorrevano mediamente un quintale di olive per 15 chili di olio, nell’annata 2017 con la stessa quantità di olive non si va oltre i 10 chilogrammi. Altra buona notizia riguarda la qualità e la quantità dell’Olio Piceno che si prevede “elevatissima”, grazie proprio alla ancata infestazione da parte della mosca olearia. Nonostante ciò il calo che si registra nelle Marche è il più consistente in Italia.

“In questa condizioni – sostiene Coldiretti – c’è il rischio evidente che olio straniero venga ‘spacciato’ come italiano. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte ‘miscele di oli di oliva comunitari’, ‘miscele di oli d’oliva non comunitari’ o ‘miscele di oli d’oliva comunitari e non comunitari obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva”. Perplessità sul rispetto delle norme esistono non solo per quanto riguarda l’etichettatura delle bottiglie, ma anche sugli oli  dei ristoranti “dove  in quasi 1 caso su 4 (22%) – secondo una indagine Coldiretti Censis – ci sono  oliere fuorilegge che non rispettano l’obbligo del tappo antirabbocco entrato in vigore 3 anni fa”. Di fronte a queste situazioni di dubbio rispetto delle regole e delle norme il consiglio di Coldiretti “è quelo di guardare con più attenzione le etichette e acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO (extravergine di oliva) prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive”; caratteristiche che il mondo dell’agricoltura così sintetizza : l’olio extravergine di oliva “deve essere profumato all’esame olfattivo, deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante”. Gli oli di bassa qualità non hanno queste caratteristiche, dicono in sostanza i coltivatori italiani; questi “oli puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoli che antiossidanti fondamentali per la salute”.

s.b.

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