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Jesi Comitati di Quartiere, Jesiamo: «Elezioni a norma?»

In vista di domenica 28 gennaio fari puntati sulla corretta organizzazione dei seggi che ne garantisca il regolare svolgimento

Jesi – In vista ed in considerazione della programmata consultazione elettorale per l’elezione dei membri dei Consigli Direttivi degli istituiti 10 Comitati di Quartiere, prevista a Jesi per il 28/01/2024 (orario 08,00/20,00), sono a chiedere se, nell’occasione, sono previste almeno per analogia, nel rispetto di quanto indicato nella Circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali- del 14/07/2020, prot. n.0044318, le indicazioni che seguono per la organizzazione, la tenuta ed il regolare svolgimento delle stesse.

In conformità a quanto previsto quindi per le elezioni amministrative e politiche, ed in considerazione del fatto che, essendo chiamati al voto non solo tutti i cittadini maggiorenni della Città di Jesi ma anche i giovani che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, c’è un potenziale “corpo elettorale” di più di trentamila persone.

Premesso che la messa a disposizione e l’allestimento delle sedi dei seggi elettorali rientra nelle competenze delle Amministrazioni comunali e che, nel caso, uno stesso immobile può ospitare di norma 4 sezioni elettorali e, su autorizzazioni del Prefetto, fino ad un massimo di 12, la normativa vigente (art.42 del d.P.R. 361/1957 per le elezioni politiche, applicabile anche ai referendum, ed art.37 del d.P.R. 570/1960 per le comunali, applicabile anche alle elezioni regionali) prevede, salvo errori, che siano assicurate alcune particolari caratteristiche strutturali e di capienza dei locali che ospitano i seggi, tra cui:

La “sala dell’elezione”, delimitata da una porta d’ingresso, è destinata ai componenti del seggio ed ai rappresentanti dei partiti e dei gruppi politici. Gli elettori possono entrarvi solo per votare pertanto, occorre che vi sia uno spazio antistante ove gli elettori possono attendere il proprio turno prima di fare ingresso nella sezione per le operazioni di voto;

In ogni seggio, salva comprovata impossibilità logistica, devono essere predisposte quattro cabine, di cui una destinata ai portatori di disabilità motoria, collocate in maniera da rimanere isolate, oltre ad essere munite di un riparo che assicuri la segretezza del voto;

Il seggio deve essere dotato di più tavoli, di cui uno abbastanza grande per consentirvi il collocamento delle urne, sempre visibili a tutti. Attorno al tavolo devono potervi girare gli elettori, dopo aver espresso il voto, o i rappresentanti, dopo la chiusura della votazione. Oltre al tavolo con le urne, vanno collocati altri tavoli per consentire agli scrutatori le operazioni di identificazione degli elettori.

In ordine all’ampiezza di ogni sede di seggio elettorale – benché, salvo errori, la legge non indichi il numero minimo di metri quadrati occorrenti – si deve tener conto che, al suo interno, dovranno operare i componenti dell’ufficio di sezione, i rappresentanti, effettivi o supplenti, dei partiti e dei gruppi politici o movimenti e gli elettori che votano, almeno due contemporaneamente.

Vanno anche considerate, alla bisogna, le possibili misure di distanziamento previste per la prevenzione del contagio da Covid -19, che impongono di disporre di spazi adeguati nella sezione e negli ambienti di attesa degli elettori. La stessa sede di seggio deve, inoltre, avere sufficienti requisiti di luminosità naturale e di illuminazione artificiale, stante il protrarsi delle operazioni di voto e di scrutinio anche in orario notturno.

Nell’eventualità che siano individuati immobili pubblici diversi da quelli che attualmente vengono destinati a sede di seggio elettorale, come è stato stabilito per le citate elezioni dei Comitati di Quartiere a Jesi, e fermo restando che non sono stati previsti istituti scolatici, è indispensabile che siano dislocati nel territorio comunale, in luoghi non lontani dalla residenza degli elettori assegnati alle rispettive sezioni elettorali (che, per le citate consultazioni elettorali, prevedono un massimo di 1.200 elettori per sezione), soluzione che in qualche caso non dovrebbe peraltro essere stata pienamente realizzata, che siano idonei sotto il profilo strutturale e che abbiano i requisiti igienico – sanitari per essere immediatamente utilizzati.

In particolare, dovrebbero essere assicurati: la dotazione di un adeguato numero di servizi igienici, soprattutto per le esigenze dei componenti dei seggi e del personale preposto alla vigilanza.

Il rispetto delle norme di sicurezza e, in particolare, la regolarità e l’attivazione degli impianti idrici, elettrici e di riscaldamento; la facilità di accesso da parte degli elettori, ivi compresi quelli portatori di disabilità motorie; la possibilità di svolgere un adeguato servizio di vigilanza da parte della forza pubblica preposta, ed in tal caso, stabilire e garantire chi deve effettuarlo e le doverose modalità di presenza, precipuamente da disporre.

La possibilità di arredi per l’allestimento dei seggi (attualmente per i seggi nelle scuole vengono utilizzati quelli presenti nelle aule). In più, e quindi richiedendo formalmente di avere contezza, attraverso un cortese, tempestivo riscontro, se tutte le sedi dei seggi elettorali scelte dall’Amministrazione comunale corrispondano a tali caratteristiche, anche adeguandosi così a quanto altrimenti stabilito per le citate, diverse consultazioni elettorali, ed abbiano quindi tutti i requisiti richiesti, si chiede altresì se siano state predisposte le seguenti misure, e di avere relativa conferma al riguardo:

Stampa di un numero di schede pari al numero degli aventi diritto, con relative modalità di garanzia di espressione segreta al voto, e numero delle schede effettivamente predisposte, e modalità di relativa vidimazione.

Modalità di registrazione del voto, e di relativa certificazione, anche e soprattutto per la previsione della relativa partecipazione al voto di minorenni; vidimazione dei registri esistenti presso ogni sezione; attestazioni di regolarità e di conformità; idonea presenza di forze dell’ordine.

Si rappresenta, nell’occasione, una forte perplessità nel vedere che, sostanzialmente, e fermo il preesistente avviso pubblico per ottenere la relativa disponibilità, i ruoli di Presidente, Segretario e dei 2 scrutatori per ognuna delle 10 Sezioni Elettorali (!!) costituite, siano affidati in gran parte, praticamente, a soli Consiglieri Comunali di maggioranza, a ruoli apicali dell’Amministrazione comunale, a segretari di partito (di maggioranza), ad esponenti dei soli partiti o movimenti di maggioranza, e a stretti familiari di esponenti apicali dell’Amministrazione comunale: se tutto legittimo, quantomeno inopportuno!

Si resta in attesa di un cortese e tempestivo riscontro al riguardo, con riferimento ai punti specificamente trattati, e se possibile di avere anche contezza del costo complessivo di tutta questa operazione, comprensivi dei vari aspetti ed ambiti interessati.

Daniele Massaccesi Presidente p.t. di Jesiamo (foto in primo piano)

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