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Cronaca

JESI ELFI, RENNE E SLITTA: BABBO NATALE RISIEDE IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

Babbo Natale, atteso da tutti i più piccoli che volevano abbracciarlo o sedersi sulle sue ginocchia (foto CriCo)

Babbo Natale, atteso da tutti i più piccoli che volevano abbracciarlo o sedersi sulle sue ginocchia (foto CriCo)

La slitta con le renne fatte di luci e la posta di Babbo Natale dove imbucare una lettera (foto Crico)

La slitta con le renne fatte di luci e la posta di Babbo Natale dove imbucare una lettera (foto Crico)

Non potevano mancare gli elfi nel villaggio pieno di luci e musica, cantastorie e folletti (foto CriCo)

Non potevano mancare gli elfi nel villaggio pieno di luci e musica, cantastorie e folletti (foto CriCo)

Ci ha pensato Babbo Natale a togliere il penultimo numero, il 23, dal calendario dell’Avvento che andava sfogliandosi, in questi giorni, dalle finestre del teatro Pergolesi (foto CriCo)

Ci ha pensato Babbo Natale a togliere il penultimo numero, il 23, dal calendario dell’Avvento dalle finestre del teatro Pergolesi (foto CriCo)

JESI, 24 dicembre 2015 – Ci ha pensato Babbo Natale a togliere il penultimo numero, il 23, dal calendario dell’Avvento che andava sfogliandosi, in questi giorni, dalle finestre del teatro Pergolesi. Ora rimane il 24, la data odierna, che occupa il balcone centrale.

Ma ieri, naso all’insù, tanti bambini lo hanno salutato mentre lui, vestito di rosso e fluente barba bianca, sistemava gli addobbi sulla finestra finalmente aperta.

Di sotto, intanto, ferveva l’animazione del villaggio natalizio, in una sfavillante piazza della Repubblica, villaggio pieno di luci e musica, cantastorie e folletti, allestito dall’Associazione “L’albero di Pina”, centro  educativo “Volere volare”, che ha lanciato il progetto “Volere donare”, un impegno economico per aiutare a crescere i bambini in difficoltà.

Babbo Natale, atteso da tutti i più piccoli, ha dovuto di corsa ridiscendere le scale del massimo jesino e riportarsi nella tenda per accogliere quanti volevano toccarlo, abbracciarlo, sedersi sulle sue ginocchia. E bisognava mettersi in fila.

Intorno ci si dava da fare sulla slitta con le renne fatte di luce o alla posta di Babbo Natale dove imbucare una lettera, oppure fermandosi a disegnare o sedendosi ad ascoltare un racconto.

I bambini hanno provveduto anche ad addobbare l’albero di Pina con palline di cartone, distribuite in precedenza nelle scuole elementari cittadine, palline che sono servite, una volta decorate – ci ha spiegato Debby , uno dei folletti presenti – ad abbellire l’abete, anch’esso di cartone, piazzato a pochi metri dal fratello più grande, quello vero, che dai suoi 11 metri domina tutta la piazza.

Le varie associazioni, il Comune, la diocesi, quest’anno, hanno davvero fatto cose egregie per le festività natalizie. Tanti appuntamenti, assortiti in modo diverso per esigenze diverse, con tante occasioni da condividere anche con i più piccoli e tanta gente che ha partecipato.

Va dato atto di un impegno, di una partecipazione, che stanno dando e daranno i loro frutti.

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