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Cronaca

JESI LA SFERA DEI LUOGHI DIMENTICATI, ECCO COME RIQUALIFICARE LA CITTÀ

Il progetto è curato, per la parte del museo diocesano, da Katia Buratti e Caterina Marzioni

Il progetto è curato, per la parte del museo diocesano, da Katia Buratti e Caterina Marzioni

Simona Cardinali segue la parte relativa al turismo (foto CriCo)

Simona Cardinali segue la parte relativa al turismo (foto CriCo)

JESI, 19 dicembre 2015 –  I “Paesaggi culturali” sono il tema che il Polo culturale del Comune di Jesi, coadiuvato dal Museo diocesano e dalle organizzazioni che si occupano di didattica e formazione, ha deciso di dedicare alla programmazione 2015-16, destinata ai bambini e ragazzi delle scuole cittadine.

Si tratta di porre attenzione agli ambienti e al territorio della nostra città, di individuare quei luoghi che esprimono una identità attraverso la natura, la storia, l’arte e la tradizione che li contraddistinguono e che sono, quindi, a tutti noi strettamente legati.

In un apposito foglio si trova uno spazio bianco a forma di palla – da ritagliare e appendere – dove da una parte si possono disegnare, descrivere, inventare una frase, che possano far capire quale sia il luogo “in” della città, vale a dire, “Jesi per me è…”,  quel luogo nel quale ognuno si identifica e che, a suo giudizio, rappresenta l’intera Jesi.

Dall’altra parte del foglio c’è, invece, il luogo “out”,  individuato da “La Jesi dimenticata”, quel posto, cioè, che pur considerato importante è stato cancellato dalla memoria e che, invece, meriterebbe di essere riportato in vita evidenziandone il valore attraverso uno specifico intervento.

Romina Quarchioni è la referente per le attività della Pinacoteca (foto CriCo)

Romina Quarchioni è la referente per le attività della Pinacoteca (foto CriCo)

L’iniziativa tende a fare rete avendo come scopo l’individuazione di un progetto unico che determini la riscoperta e la riqualificazione della città e del suo territorio, come suggerisce il “Codice dei Beni culturali e del paesaggio”.

La “palla,” una volta terminata, dovrà essere consegnata in un museo, biblioteca, associazione, che partecipano all’iniziativa oppure, fatta una piccola foto, dovrà essere inviata o all’indirizzo [email protected] , referente Romina Quarchioni, oppure a [email protected]., referente Simona Cardinali. Al museo diocesano, invece, ci sono Katia Buratti e Caterina Marzioni.

Questo materiale verrà utilizzato per decorare gli ambienti dei contenitori culturali o le sedi delle varie organizzazioni, oltre, naturalmente, a capire quali siano i luoghi sui quali convogliare l’attenzione.

([email protected])

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