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Cronaca

JESI LADRI FANNO RAZZIA NELLA PISCINA COMUNALE: RUBATI 2 MILA EURO, TELEVISORI E COMPUTER

Luca Carbonari , responsabile dell’impianto di via Molino

Luca Carbonari, responsabile dell’impianto di via Molino

Saccheggiato anche il distributore di bevande

Saccheggiato il distributore di bevande

JESI, 4 novembre 2015Hanno colpito ancora, nel cuore della notte. Stavolta è toccato alla piscina comunale. Forzando un cancello laterale, ignoti si sono introdotti all’interno ed hanno cercato di arraffare tutto quello che hanno potuto.

L’effrazione è avvenuta nelle ore notturne tra martedì 3  e mercoledì 4 novembre, nell’orario compreso tra le 11, ora di chiusura, e le 6.30 del mattino, quando si apprestano le prime pulizie della giornata.

A fare le spese dei malviventi le macchinette di distribuzione bevande, scassinate e alleggerite delle monete contenute, costumi, occhialini, pm3, televisori, computer e l’incasso, circa 2 mila euro.

Gli ignoti ladri non si sono fatti remora alcuna a mettere a soqquadro l’interno della struttura per di arrivare ad impossessarsi di tutto quello che trovavano a portata di mano e non solo.

Il cancello laterale dell'impianto sportivo forzato dai ladri

Il cancello laterale dell’impianto sportivo forzato dai ladri

I ladri hanno arraffato anche gli occhialini ed i costumi

I malviventi hanno arraffato anche gli occhialini ed i costumi

Ma qualcosa, ad un certo punto, li ha spaventati perché nella ricognizione mattutina è stato rinvenuto un borsone abbandonato dentro il quale era stato riposto parte del bottino.  Fuga precipitosa, quindi, e borsone abbandonato.

«È la prima volta che accade – ci dice Luca  Carbonari , responsabile dell’impianto – da quando abbiamo, noi della “Nuova sportiva”, la gestione, vale a dire dal 1 gennaio 2014. Oltre che  a Jesi siamo anche a Fabriano, Falconara e Moie e per un attimo ho temuto potesse essere la stessa banda che, a suo tempo, aveva fatto visita, negli anni scorsi, a varie piscine. Ora è tutto a posto, si è proceduto a sistemare quanto era stato messo sottosopra e continuiamo con il nostro lavoro». La denuncia dell’accaduto ai carabinieri che stanno indagando.

([email protected])

foto Crico

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