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Cronaca

Jesi Liberazione della città, ritorno alla lapide in via XX Settembre

Tirata a lucido è in memoria del battaglione degli Alpini che entrò proprio da quella via a liberare Jesi, il 20 luglio del ’44, quest’anno celebrazione anche al civico 33

Jesi – Torna con una novità la ricorrenza della liberazione della città di Jesi, giunta quest’anno al 79esimo anniversario: la celebrazione davanti alla lapide di via XX Settembre, una tradizione negli anni dimenticata.


In occasione del 20 luglio, le autorità civili e militari, e la cittadinanza, si daranno appuntamento al monumento ai Bersaglieri degli Orti Pace che impreziosisce l’area verde a ridosso delle mura storiche e celebreranno anche presso la lapide in via XX Settembre, all’altezza del civico 33. L’appuntamento è per le 19.


Fu proprio entrando da via XX Settembre che il battaglione “Piemonte” degli Alpini, liberò Jesi, il 20 luglio 1944, alla fine del conflitto mondiale. Quella lapide fu fortemente voluta dal sindaco Aroldo Cascia, quasi a cristallizzare quel ricordo.

La lapide in via XX Settembre al civico 33


La lapide recita: Da qui, all’alba del 20 luglio 1944 entrò in città il battaglione Alpini “Piemonte” restituendo a Jesi libertà e dignità.


Per molti anni quel luogo è stato un appuntamento fisso alla presenza di alcuni Alpini, tra i quali il Tenente Giacomo Cecchi e Sergio Macciò, uno dei primi a entrare a Jesi. Un’abitudine che quest’anno sarà nuovamente oggetto di celebrazione.


Per la città sarà quindi un importante momento dedicato alla memoria.

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