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Cronaca

JESI M5S, TUTTI CONTRO GIANANGELI: MEETUP E L’ON. AGOSTINELLI NON FANNO SCONTI

JESI, 8 luglio 2017 – La bufera sul movimento 5 stelle di Jesi sembra solo agli inizi. Quello che in campagna elettorale era sotto traccia ora con le dimissioni di Luca Bertini da

L’onorevole Agostinelli con Beppe Grillo

consigliere comunale, con il subentro di Claudia Lancioni, si sta scatenando esplicitamente il pensiero più diffuso, che prima non veniva reso pubblico, forse per non danneggiare la campagna elettorale del movimento stesso. Dalla onorevole Agostinelli, che anche in campagna elettorale aveva voluto mettere i puntini sulle i, al Meetup, i fuori usciti dal gruppo ufficiale dei grillini jesini, arrivano i chiarimenti e le opinioni fortemente critiche nei confronti di coloro che sono stati ‘certificati’ da Beppe Grillo. E nel mirino soprattutto c’è Massimo Gianangeli quello che era da tutti considerato il leader indiscusso, grazie a ciò che con capacità aveva fatto, con il suo lavoro, nella precedente legislatura, ed anche prima.

L’onorevole Agostinelli ha scritto: “Non serviva la sfera di cristallo per prevedere che il neo consigliere jesino del M5S, Luca Bertini, si sarebbe, a breve, dimesso. Si è preso con cieca incoscienza, in buona fede, sulle sue spalle, il carico di scelte politiche scellerate, tutte sbagliate, di cui più

Agostinelli, Gianangeli

volte lo stesso era stato benevolmente reso edotto. Si è prestato a sostenere un gioco non suo, un gioco posto in essere dall’ex capogruppo jesino, Massimo Gianangeli, gioco che, spiace dirlo, per i goffi e maldestri risultati, non ha fatto altro che favorire gli altri schieramenti politici, danneggiando gravemente l’immagine e la credibilità del M5S e che più che disegno di uno stratega sembra, ormai, nei fatti, lo scomposto muoversi di un elefante in una cristalleria. Queste modalità, giova sottolinearlo, nulla hanno a che vedere con lo spirito vero del M5S e vanno fermamente condannate. Dunque, lo ripeto, lo sapevamo, ma ne siamo anche rimasti rattristati ed interdetti perché nel suo discorso di insediamento, appena sette giorni fa, lo stesso dichiarava con ottimismo che si sarebbe impegnato per il bene della città. Del Sig. Bertini, dall’11 giugno, se ne sono perse le tracce politiche, pertanto, non è dato sapere quali siano le reali motivazioni delle sue dimissioni. Speriamo non si tratti già di dissidi interni a quello è rimasto o, che si vuol far credere, sia rimasto, del gruppo. Auspichiamo che almeno stavolta il Sig. Bertini ci faccia conoscere le reali motivazioni e parli il linguaggio della verità senza timore, invece di farsi sostituire anche in questa circostanza da chi si ostina biecamente ad utilizzare gli stessi metodi per la propria sopravvivenza politica”.

 

Luca Bertini

Meetup di Jesi invece ha scritto: “Apprendiamo con sgomento che il consigliere ed ex candidato sindaco del M5S di Jesi, Luca Bertini, si è appena dimesso dall’incarico che aveva assunto neppure una settimana fa. La situazione è palesemente tragica, ormai al limite del ridicolo, e quest’ultimo episodio rappresenta l’ennesima perdita totale di credibilità del M5S guidato disastrosamente dal leader locale Massimo Gianangeli. Da tempo, come è noto, abbiamo denunciato la gravità della situazione interna al movimento jesino, gestito ad uso e consumo delle velleità personali di un soggetto tanto spregiudicato quanto politicamente incapace, che, come scrivemmo già ad ottobre 2016, non si sarebbe ricandidato alle amministrative, preferendo mandare allo sbaraglio qualcun altro al posto suo. Ed è esattamente quello che è accaduto.

Non vogliamo in alcun modo infierire sulla vicenda umana di Bertini, che non conosciamo e la cui unica colpa probabilmente è stata quella di prestarsi ingenuamente al gioco di un burattinaio senza scrupoli, arrivando persino a farsi sostituire nella metà dei dibattiti della campagna elettorale, a volte dallo stesso Gianangeli che, con molta signorilità, si giustificava autodefinendosi più abile e competente del candidato sindaco Bertini.

Claudia Lancioni

Troviamo però doveroso replicare ad alcune inesattezze che purtroppo abbiamo letto tra le motivazioni addotte dal consigliere dimissionario. Come MeetUp Spazio Libero negli ultimi tempi, dopo aver analizzato le cause della clamorosa debacle elettorale del M5S a Jesi che, sotto la guida di Gianangeli, ha dilapidato in 5 anni 2/3 dei voti, passando dal 18 al 6%, ci siamo occupati esclusivamente dell’importante questione della costruzione del grattacielo Erap al San Giuseppe, senza menzionare né tanto meno attaccare in alcun modo il neo consigliere Bertini o il M5S di Jesi. Anzi, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a collaborare con chiunque per il bene della città, anche con chi finora si è rifiutato di ascoltare consigli e critiche che forse avrebbero aiutato a schivare o quanto meno a ridimensionare il disastro elettorale: in risposta a questa mano tesa il portavoce comunale ha bannato da facebook tutti i membri del MeetUp! Quindi la mancanza di un confronto o di un chiarimento non può assolutamente essere addebitata a noi.

Sorvoliamo infine sul discorso relativo agli impegni lavorativi e familiari, che avrebbero dovuto essere ben noti già al momento della candidatura pochi mesi fa e che hanno comunque portato Bertini ad insediarsi senza remore in consiglio comunale la settimana scorsa, affermando il giorno dopo, cioè solamente 7 giorni fa : “Ho espresso ieri in Consiglio la mia emozione unita a grande entusiasmo con l’impegno, studiando, di soddisfare le esigenze dei cittadini; con umiltà non ho fatto critiche al riconfermato sindaco perché ritenevo poco opportuno farlo proprio il primo giorno e sperando di non dovere sempre usare il coltello tra i denti per farmi strada, per farci ascoltare benché ci siano cose importanti da trattare e questioni ancora irrisolte.” 

Quindi consigliamo vivamente a Bertini di evitare di appellarci come ex-cinque stelle, poichè, come ben sa,  non siamo mai usciti dal Movimento ma abbiamo responsabilmente preso le distanze dalla conduzione jesina, lontanissima dai nostri valori fondanti, e lo esortiamo a non nascondersi dietro a giustificazioni improbabili e ridicole, ma piuttosto a raccontare tutta la verità dei fatti su ciò che è avvenuto negli ultimi giorni, è sempre la scelta migliore. Continuare a parlare di coesione e solidità del gruppo (o di ciò che ne rimane dopo lo schianto elettorale), al quale il deus ex machina aveva promesso fasti e assessorati per tutti, risulta l’ennesima menzogna alla quale non può più credere nessuno.

Noi, come già detto, siamo sempre aperti al confronto e al dialogo con tutti,  ma è evidente che senza una presa di coscienza della realtà dei fatti ed un conseguente smarcamento da un personaggio che, per interessi personali, ha distrutto il movimento a Jesi portandolo ad una vergognosa disfatta, appare difficile ipotizzare un’inversione di rotta, che invece appare sempre più necessaria.

Crediamo che la situazione jesina risulti ormai destabilizzante per tutto il M5S regionale e probabilmente sarebbe opportuno che anche altri soggetti, a partire dai parlamentari marchigiani, spendessero la loro autorevolezza per aiutare a disinnescare questa mina che sta continuando a creare danni sempre peggiori”.

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