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Cronaca

Jesi Ludopatie, nuovo servizio per chi ha bisogno di smettere

L’adesivo con i numeri da chiamare per uscire dal tunnel del gioco d’azzardo, iniziativa di Stdp con un importante operatore del settore del gaming

Jesi – Delle circa 700 persone affette da dipendenze di vario genere seguite dal Servizio territoriale dipendenze patologiche (Stdp) dell’Azienda Sanitaria Territoriale nel 2022, appena 30 sono quelle facenti parte della categoria del gioco d’azzardo patologico e dipendenze tecnologiche.

Ma gli operatori specializzati sono convinti che sia solo la punta dell‘iceberg di un problema la cui portata è ancora più vasta e che ci siano numeri paragonabili a quelli del resto dei pazienti che stanno tentando di uscire dal tunnel (220 alcolisti e 420 con tossicodipendenze da droghe varie).

A nascondere questo numero sottodimesionato, oltre alla non volontà di smettere, ci sono la vergogna e la difficoltà di trovare un’aiuto.

Il numero verde regionale di consulenza per le dipendenze patologiche (800.01.22.77 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18), ripristinato nel 2017, non ha avuto l’impatto positivo atteso, forse perchè non offre un servizio di contatto diretto con personale specializzato, ma solo di orientamento alla presa in carico.

Da qui l’esigenza raccolta di creare un numero diretto in cui personale specializzato e appositamente formato possa fornire da subito un aiuto a chi vuole smettere, in forma anonima, senza prescrizione medica e gratuitamente. L’iniziativa denominata non è più un gioco, è stata presentata presso la Asp Ambito 9 oggi, Giornata regionale della lotta al gioco d’azzardo patologico (Gap).

Con il direttore dell’Asp Ambito 9 Franco Pesaresi, c’erano Samuele Animali, vice sindaco e assessore ai servizi sociali del Comune di Jesi, Paolo Gioacchini della Gmg Games, distributore di zona di videogiochi per bar e sale da gioco, Annamaria Frisenna di Coos Marche, lo psichiatra Luca Mallardo e la psicologa Sonia Cuicchi del Stdp dell’Ast di Ancona.

Grazie all’impegno di tutti gli attori in campo, nelle slot machine per gaming del distributore anconetano, che fornisce buona parte del territorio della Vallesina, sarà applicato un adesivo (vedi foto) in cui sono riportati i numeri telefonici a cui rivolgersi se ci si rende conto di avere un problema col gioco.

Al servizio, al quale possono accedere sia italiani che stranieri regolarmente soggiornanti, anche minorenni, si accede chiamando i numeri 338 715 22 43 (attivo anche su Whatsapp) e 0731 53 45 73.

«I recapiti – ha spiegato Annamaria Frisenna – mettono in contatto in maniera anonima direttamente con l’equipe multiprofessionale che prende in carico la persona richiedente aiuto. Agli esercenti che saranno forniti di slot con l’adesivo, consegneremo anche un’informativa che li metta in guardia sui rischi e su come comportarsi in presenza di potenziali clienti con problemi».

«Chi lavora come la mia azienda, che è la più grande delle Marche, nel settore del gaming -ha riferito Paolo Gioacchini, amministratore unico della Gmg e anche vice presidente nazionale As.Tro, che tutela gli interessi degli operatori del settore del gioco – ha gli stessi obiettivi di contrasto alla ludopatia, perchè il giocatore problematico e compulsivo è un problema per gli operatori. Perciò arginare questa patologia pericolosa è importante. Possiamo riuscirci facendo tanta prevenzione e formazione degli operatori, che oggi mancano. Quindi aderiamo e plaudiamo a questa iniziativa».

Circa la metà delle 30 persone prese in carico dalla Stdp nel 2022 per gioco patologico, sono over 50 con dipendenza dal gioco del “gratta e vinci”, molto in voga tra i meno giovani.

Ma quello che preoccupa sono i due pazienti con dipendenze tecnologiche, entrambi minorenni (13 e 17 anni) che palesavano una dipendenza da smatphone (social media, ma anche giochi online). Un dato che, come hanno ricordato gli operatori della Ast, presenta probabilmente un sommerso molto grande.

«Questi fenomeni – ha osservato Samuele Animali – alimentano altri fenomeni di sociopatia come le devianze giovanili, la povertà e la dispersione scolastica. Pertanto, combatterlo con il coinvolgimento di operatori specializzati del settore come intende fare questa iniziativa, è molto importante per prevenire anche altre problematiche».

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