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Cronaca

JESI MARIO SICA: «LA NOSTRA MISSIONE È PRODURRE SICUREZZA»

Il vice questore aggiunto, dirigente del commissariato di Polizia, traccia il bilancio di un anno di attività: furti, denunce e chiamate al 113 in diminuzione

JESI, 1 febbraio 2019 – «Abbiamo incrementato il controllo sul territorio del 30 per cento e questa attività ha portato a risultati che certificano una diminuzione dei reati denunciati e delle richieste di intervento al 113 con conseguente aumento dei risultati operativi».

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Il vice questore aggiuntodirigente del commissariato jesino, Mario Sica, fa il punto di un anno di operatività della Polizia sul territorio – che coincide con il suo insediamento al vertice -, declinando anche cifre che parlano chiaro: rispetto al 2017 (da ottobre a ottobre), nel 2018 i furti sono diminuiti del 20 per cento, le denunce del 35 per cento e le richieste di intervento del 20 per cento, con una rilevante percentuale, più 800 per cento, di sequestri attinenti alle sostanze stupefacenti grazie a metodologie specifiche di intervento.

«Non significa, però, che la droga in circolazione sia aumentata – spiega – piuttosto il fatto che i controlli mirati hanno prodotto un maggior quantitativo di sequestri, come al Parco del Vallato».

Contesto operativo di grande impegno, zone calde da tenere costantemente sotto controllo perché generano allarme sociale – vedi zone San Giuseppe o Parco del Vallato –  ma «la lettura va fatta con un occhio particolare in quanto il contesto generale è positivo».

La sicurezza percepita dal cittadino soffre, comunque, di un calo evidente «è diversa, però, da quella reale – sottolinea Sica – e talora ci troviamo ad affrontare problematiche che attengono più a una matrice sociale – di ordine nazionale – che a ragioni effettive per le quali si può parlare in termini ottimistici per quello che riguarda Jesi».

La mission è produrre sicurezza e la pienezza del lavoro svolto «la si raggiunge nella prevenzione dei reati con gli strumenti a nostra disposizione. Nel quotidiano tutti i nostri agenti svolgono un compito preciso che globalmente porta a un trend di miglioramento rispetto al passato».

Le zone calde. Al Parco del Vallato, in collaborazione con Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, i cittadini, i controlli sono importanti  «ma occorre fare ancora di più per contrastare spaccio e vandalismo: impianti di video sorveglianza, illuminazione, meno zone nascoste dalla vegetazione».

Per quanto concerne i reati contro il patrimonio, «il recente arresto di uno scippatore, nei confronti del quale ci sono ancora indagini in corso, ha determinato una situazione di cessato allarme per episodi criminosi analoghi che erano avvenuti in città ed è verosimile ritenere che si tratti della stessa persona. Che ci sia anche un complice è ancora tutto da dimostrare».

Un’attenzione particolare, il dirigente la indirizza verso il mondo della scuola, medie e superiori, «i nostri controlli sono attivi da più di un anno e sono mirati a contrastare sia lo spaccio di sostanze stupefacenti che episodi di bullismo e teppismo. Siamo presenti ogni mattina con una nostra volante, all’inizio delle lezioni, tanto per far capire bene che la nostra presenza c’è, è un deterrente importante. A questo si aggiunge anche un altro servizio, meno visibile, sugli autobus del trasporto scolastico. Ma sino ad ora non abbiamo rilevato condotte fonte di preoccupazione».

L’ordine pubblico ha interessato tante manifestazioni importanti «anche perché Jesi è città ricca di eventi. Domenica scorsa e giovedì per il basket, con tifosi da Forlì e Piacenza, tifoserie di spessore per numero e composizione, il calcio con la partita contro il Cesena, il Palio di San Floriano, le Fiere di San Settimio. Zero problemi, zero turbative».

La mission, appunto: creare sicurezza. Che non può essere disgiunta dalla partecipazione dei cittadini perché la sicurezza partecipata «più aumenta e migliori sono i risultati».

Pino Nardella

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