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Jesi Natale per tutti alla Caritas, mensa aperta durante le feste

Grazie al servizio dei volontari anche quest’anno garantiti i pranzi del 24, 25 e 26 dicembre e i cestini da asporto per la cena, gli auguri del vescovo della diocesi di Jesi

Jesi – È Natale per tutti ma c’è chi i giorni di festa li trascorre in famiglia e chi invece li passa a cucinare per chi la famiglia non ce l’ha o è lontana.

La mensa della Caritas cittadina come ogni anno spalanca la porte ai bisognosi e regala loro qualche ora di spensieratezza e buon cibo.

La cuoca per eccellenza è Roberta Masè che insieme a 6 volontari preparerà un pranzo di Natale per circa 50 persone ma ci metterà quella cura e quel cuore che renderà le sue pietanze ancor più buone. 

Il menù è classico, tortellini in brodo, arrosto di pollo e di agnello, tante verdure di contorno e dolci.

Menù di festa non solo per il pranzo di Natale ma anche per quello della vigilia e per il giorno di Santo Stefano, alla fine del pranzo a ogni ospite sarà consegnato il cestino per la cena.

I volontari si alterneranno in cucina tutti i giorni per fornire il servizio mensa ai bisognosi e ai senzatetto.

Per loro è arrivato anche il messaggio di pace del vescovo di Jesi, don Gerardo Rocconi, che ha inviato i suoi auguri di Natale.

«Chiediamo a gran voce che il Bambino, ci porti il dono della pace, quest’anno credo sia il primo augurio che ci sentiamo tutti di fare. Ho partecipato ad altri incontri con i rappresentanti delle religioni e con l’Amministrazione comunale, da poco abbiamo inaugurato un presepio il piazza e alla fine ho sentito sempre – anche da parte degli altri – l’esigenza di invocare preghiere per la pace».

«Penso che sia proprio un tema che mai come quest’anno sentiamo tutti, a Betlemme ci saranno solo celebrazioni dentro la chiesa, non c’è gente in strada, sarà un Natale di fame anche lì. Ecco questo ci fa capire quanto la situazione sia critica e dolorosa e abbiamo bisogno di invitare alla preghiera perché il Signore ci porti la sua pace».

«Per questo Natale raccogliamo la sua parola ad amare e rispettare la vita, a rispettarsi reciprocamente, a fare in modo che la nostra vita sia sempre  più servizievole, più generosa. Perché solo così potremo permettere al  Signore di agire e di farci dono di grazia. Auguro un anno più sereno a tutti, soprattutto a chi soffre. E prego per la fine delle guerre, che il Signore ci benedica e ci sostenga. Auguri».

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