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Cronaca

Jesi Ponte San Carlo, avviata la chiusura sperimentale – Video

Da stamattina ingressi off limits e attivata la viabilità alternativa, traffico e code inevitabili nelle altre vie di accesso, «non possiamo cancellare il disagio ma cerchiamo di alleviarlo», ha detto il Sindaco

Jesi Ponte San Carlo, a chiusura sperimentale

Jesi – «Non possiamo cancellare il disagio ma cercheremo in tutti i modi di alleviarlo – ha detto stamattina il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, presente all’avvio della chiusura sperimentale di Ponte San Carlo -. Fondamentale sarà il nostro impegno nel controllare costantemente l’andamento dei lavori, quando partirà il cantiere – tra fine agosto e inizio settembre – e verificare che le tempistiche siano rispettate».

Così stamattina intorno alle 7.15 sono state predisposte le chiusure di ponte San Carlo, in entrata e in uscita da Jesi.

Qualche autoveicolo in prima battuta, soprattutto condotto da residenti di Comuni non limitrofi, confuso dalla nuova viabilità, ha provato ad attraversare in fase di allestimento della cartellonistica, prontamente stoppato dalla Polizia Locale che, vista l’eccezionalità della situazione, ha provveduto a rendere edotti gli inconsapevoli.

«Il primo giorno è sempre il più complicato, speriamo che nei prossimi si riesca ad assimilare questa nuova realtà – ha spiegato il comandante della Polizia Locale Cristian Lupidi, presente nel quartiere di Minonna con le pattuglie del presidio Mobilie -. Come evidenziato dalla cartellonistica predisposta insieme all’area servizi tecnici del Comune – gli itinerari per il centro città sono Jesi Ovest o Jesi Est».

«Altre alternative rispetto a quelle già implementate, non ci sono, quindi dobbiamo basarci su queste e sperare che i cittadini capiscano e sappiano sfruttare le alternative alla viabilità proposte».

In queste prime ore, il traffico c’è stato, intasando le altre vie di accesso alla città nelle cosiddette ore di punta. Questa sarà per tutti, residenti e non, una prova importante a lungo termine, che una parte degli abitanti del quartiere vivrà con rassegnata accettazione.

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«Più che rassegnazione, nei residenti c’è consapevolezza che questa opera va realizzata perché era lì da molto tempo e stava creando problemi di sicurezza per la città – ha precisato il Sindaco -. Ma questa consapevolezza genera anche responsabilità, prima di tutto da parte dell’Amministrazione, nel fare in modo che vengano rispettati i tempi, poi nei cittadini che dovranno contribuire al buon andamento dell’operazione mantenendo viva l’interlocuzione con l’Amministrazione e si rendano protagonisti di una città che deve cambiare».

«Abbiamo già effettuato, a nostra volta, varie interlocuzioni con la ditta che seguirà l’opera per renderla consapevole della necessità di rispettare i tempi».

Con la chiusura sperimentale sono stati attivati i servizi previsti dal Comune, per questa tre giorni di prova, tra cui il presidio farmaceutico, già presente da qualche settimana, il presidio mobile della Polizia Locale e un presidio comunale.

«A livello di servizi le nostre richieste sono state accolte ha detto Luciano Spurio, presidente del Comitato di quartiere – ma riguardo agli spostamenti e alla viabilità le difficoltà saranno inevitabili. Tutti noi residenti siamo in tensione, non solo noi ma anche gli abitanti dei paesi limitrofi. Gli spostamenti per il lavoro, la scuola, lo sport sono e saranno più difficoltosi. Ci auguriamo a questo punto che i lavori comincino presto e altrettanto presto si concludano».

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