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Cronaca

JESI SCOMPAIONO GIUBBETTI E IPHONE, MISTERIOSO GIALLO ALLA “LEOPARDI”

JESI, 4 dicembre 2015 Bottino: due giubbetti, dei quali uno griffato Woolrich, e un iPhone, contenuto in uno dei due capi d’abbigliamento, per un valore che supera abbondantemente il migliaio di euro.

La mano ignota e velocissima ha agito durante l’orario di lezione alla scuola primaria di secondo grado “Giacomo Leopardi” di via Gola della Rossa. E, a farne le spese, due inconsapevoli alunni che in quel momento, in classe, erano impegnati nelle loro fatiche quotidiane sopra i libri.

In quel lasso di tempo i corridoi, dove stazionano gli appendiabiti degli studenti, sono praticamente deserti quindi non sarebbe difficile far sparire qualcosa. Passi per l’iPhone, ma è più complicato, poi, occultare i due giubbetti. Anche perché nei locali della scuola sembra proprio che non ci siano più.

Il fatto è avvenuto sul finire della scorsa settimana e la dirigenza dell’istituto comprensivo “Carlo Urbani”, comunicando alle classi, aula per aula, quanto era successo, tramite il vice preside, prof. Francesco Michele Campagna, si era anche premurata di sottolineare che, se fosse stato uno scherzo, ancorché di cattivo gusto, sarebbe bastato far ritrovare il tutto per metterci una pietra sopra rispetto a quanto di spiacevole accaduto.

Ma, ad oggi, i due giubbetti e l’iPhone, si sono volatilizzati, niente è stato ritrovato o restituito.

E per non incorrere di nuovo in altre situazioni come questa, gli studenti sono stati invitati a riporre i loro capi d’abbigliamento all’interno delle rispettive aule.

Il regolamento d’istituto vieta di utilizzare i telefoni cellulari (art. 44 bis) per tutto l’orario scolastico «stante il funzionamento del telefono fisso. Pertanto l’apparecchio, qualora sia portato a scuola, deve essere tenuto spento dentro la cartella». Di certo, quando ci si era premurati di inserire l’ articolo bis non si poteva immaginare quello che, poi, sarebbe accaduto. La preoccupazione era rivolta piuttosto ad un cattivo uso del telefono, non a situazioni come questa.

Inoltre, lo stesso divieto, è esteso anche al personale docente. Dimenticarlo in un giubbetto a sua volta sparito, perciò, sembra non essere stata una buona cosa, anche se questo non significa che qualcun altro debba indebitamente appropriarsene.

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