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Cronaca

JESI Spostamento fontana tra cartelli e riflessioni

Continuano le affissioni sulla recinzione del cantiere, anche attraverso i social si esprimono pareri, intanto il comitato “Piazzalibera” chiede risposte

JESI, 16 marzo 2021 – La recinzione del cantiere allestito in Piazza Federico II per traslare la fontana in Piazza della Repubblica, è diventata una sorta di bacheca dove diversi cittadini stanno manifestando la loro opinione contraria all’intervento.

«Avviso ai progettisti: controllare bene il deflusso dell’acqua perché è scientificamene provato che a Jesi i soldi la mandano all’insù» ha scritto un anonimo, uno dei diversi messaggi che campeggiano sulla recinzione.

Il comitato Piazzalibera pone alcune questioni: «Fino ad oggi vi siete ostinati a non ascoltarci. Da oggi, come cittadini jesini, pretendiamo delle risposte. Mancano 129 giorni alla scadenza indicata nel lascito Morosetti: avete un progetto per la futura Piazza della Repubblica? Avete un progetto per il rifacimento di Piazza Federico II? Avete un cronoprogramma che vi garantisca il rispetto della scadenza?Eventualmente come verranno finanziati i lavori?».

Anche la rete, quella virtuale, accoglie le opinioni di molti jesini e jesine che seguono la vicenda.

E’ il caso di un lunghissimo post ricondiviso da molti.

«Per venti anni ogni giorno, e dopo sempre regolarmente, ho attraversato questa piazza. Dovunque io debba andare ci passo, perché casa dei miei si trova proprio lì, a una manciata di metri. La scuola elementare che ho frequentato affaccia anch’essa lì. Ogni giorno, all’uscita da scuola, molti di noi si fermavano a giocare in piazza.

Dove giocavamo? Sulla fontana. Sarebbe bello se almeno sugli spazi delle nostre città potessimo decidere anche noi, e non sempre i soldi per primi. Io neanche ci vivo stabilmente a Jesi, da anni come del resto non ci viveva più da una vita neanche Cassio Morosetti, pensa un po’: l’unica cosa che differenzia i suoi ricordi dai miei sembrano proprio essere quei milioni, che ormai hanno deciso per tutti.

Sarò un po’ ingenua, ma credo che sarebbe bello se nella vita, ogni tanto, i soldi non decidessero tutto».

Anche l’avvocato Paolo Marcozzi lascia al popolare social le sue riflessioni, concentrandosi però sulla richiesta di referendum, chiesto dal Comitato Piazzalibera ma rigettato dai Garanti.

«Si fa passare il messaggio che il Sindaco abbia facoltà di scegliere fra spostare la fontana e donare i soldi alle associazioni, quando, in realtà, i soldi sarebbe Morosetti a donarli – scrive -.

Meglio sarebbe stato se i promotori della petizione, trasformata in costoso ricorso al Tar, avessero speso i soldi raccolti dai firmatari per studiare nuove soluzioni per il centro storico proprio in vista della liberazione dello spazio oggi occupato dalla fontana e del recupero di una piazza che potrà senz’altro diventare il vero centro focale della vita culturale e sociale della città.

Viene il sospetto che ai promotori della petizione, trasformata in ricorso al Tar, non interessi nulla che, anche nel caso il Tar dovesse chiedere al Comitato dei Garanti un nuovo pronunciamento e che questo cambiasse la propria decisione, sarebbe tutto inutile perché arriverebbe fuori tempo massimo: che pensino invece alla successione dell’attuale Sindaco?».

Eleonora Dottori

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